Mercoledì 13 Novembre 2024
Luca Bertaccini
Cronaca

Tradito dal telefonino, condannato per rapina

A incastrare un 24enne la chiamata del cugino dopo il colpo

I carabinieri hanno svolto le indagini sulla rapina in abitazione che avvenne nell’aprile 2012 a Castrocaro

I carabinieri hanno svolto le indagini sulla rapina in abitazione che avvenne nell’aprile 2012 a Castrocaro

Forlì, 29 gennaio 2015 - È stato condannato a 5 anni di carcere, 3mila euro di multa e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici un albanese di 24 anni imputato per rapina impropria. Il giovane ieri non era presente in aula. L’uomo, insieme a un complice (mai identificato), per il tribunale collegiale presieduto da Giovanni Trerè (a latere Massimo De Paoli e Roberta Dioguardi), è dunque l’autore di una rapina in abitazione avvenuta il 4 aprile 2012 a Castrocaro. In quell’occasione un cittadino rientrò a casa alle 21. All’interno della sua abitazione trovò due uomini, che cercò di fermare. Uno di loro, divincolandosi, fece cadere a terra il proprietario che riportò ferite giudicate guaribili in 5 giorni.

I ladri, che riuscirono a rubare gioielli e orologi per un valore di circa 4 mila euro – la refurtiva non è mai stata ritrovata – persero però un cellulare, che suonò quando già era stato recuperato dai carabinieri. Dall’altra parte del telefono c’era il cugino del 24enne, che pronunciò subito il suo nome. Una prova indiziaria che è stata fondamentale per sostenere che l’albanese, quella sera, era uno dei due rapinatori.

L’uomo fece perdere le proprie tracce. Ad effettuare le indagini sono stati i carabinieri della stazione di Castrocaro, guidati dal luogotenente Stefano Borreca e dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Forlì, allora guidato dal capitano Cristiano Marella. Il pubblico ministero Antonio Vincenzo Bartolozzi, nella requisitoria, aveva chiesto per il 24enne una condanna a 5 anni, 6mila euro di multa e interdizione dai pubblici uffici. Richiesta accolta quasi in toto dal collegio giudicante.