Rapallo, 30 ottobre 2018 - Scenario dai contorni apocalittici a Rapallo in seguito all'ondata di maltempo che si è abbattuta ieri sull'Italia: circa 200 tra superyacht, motoscafi e barche a vela di tutte le dimensioni si sono schiantate sulla scogliera del lungomare, intorno a quella dell'antico castello, simbolo della città, e sulla spiaggia. 390 erano infatti le barche ormeggiate ieri, e oltre la metà è andata distrutta. Tra gli yacht danneggiati all'interno del porto anche anche il Suegno di Pier Silvio Berlusconi. Il figlio dell'ex premier con la compagna Silvia Toffanin, i due figli e il personale sono rimasti isolati a Portofino per la frana della strada provinciale. La famiglia è nel castello Bonomi-Bolchini, che si trova esattamente a metà dei cedimenti strutturali della strada provinciale che collega Santa Margherita a Portofino.
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La diga del porto turistico Carlo Riva (il primo costruito in Italia negli anni '60) ha ceduto ieri a causa della violenza della mareggiata e le preziose imbarcazioni, di proprietà di alcuni dei più noti imprenditori italiani e stranieri, hanno rotto gli ormeggi finendo a terra. La diga ha ceduto ieri pomeriggio e nelle ore successive le barche hanno iniziato a muoversi verso la riva opposta del golfo rapallese spinte dalle onde e dal vento.
Il momento in cui un'onda potentissima abbatte la diga
#Italia #maltempo: il momento in cui una potente onda marina abbatte la diga foranea nel porto di #Rapallo,in #Liguria pic.twitter.com/DxwbcJSuQ9
— Atlantide (@Atlantide4world) 29 ottobre 2018
Davanti a centinaia di persone attonite, sistemate lungo le banchine del porto pubblico a contare i danni subiti anche da questo scalo, gravemente danneggiato, è iniziata a transitare una surreale, drammatica processione di superyacht, tutti destinati, lentamente, inesorabilmente, a schiantarsi a terra. Gli equipaggi in alcuni casi avrebbero tentato di governarli, secondo quanto risulta, e li avrebbero abbandonati dopo l'arrivo sulla spiaggia. I danni al porto sono al momento incalcolabili ma sommati a quelli delle imbarcazioni affondate o schiantate sulle rocce ammonterebbero a vari milioni di euro. Tutta la zona a mare di Rapallo è devastata dal mare. Anche negli altri centri del Tigullio ci sono danni enormi lungo le zone costiere.
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"Onde alte 10 metri hanno colpito per ore la scogliera e la loro forza ha rotto la diga per 300 metri. Dopo il crollo del 2000, per un'altra mareggiata, avevamo ricostruito la diga più alta di 1,30 metri portandola a 6,5 metri. Non è stato sufficiente con un evento eccezionale", ha detto la direttrice del Porto Marina Scarpino durante un sopralluogo tra le rovine delle banchine.