Venerdì 21 Febbraio 2025
LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Raid dei no vax a Cesena. Imbrattato il campus universitario. Scritte con spray rosso contro il 5G

Al setaccio le telecamere per identificare i responsabili. Il governatore de Pascale: messaggi intrisi di odio. La ministra Bernini: "È un attacco inaccettabile all’intera comunità accademica e alla città romagnola". .

Al setaccio le telecamere per identificare i responsabili. Il governatore de Pascale: messaggi intrisi di odio. La ministra Bernini: "È un attacco inaccettabile all’intera comunità accademica e alla città romagnola". .

Al setaccio le telecamere per identificare i responsabili. Il governatore de Pascale: messaggi intrisi di odio. La ministra Bernini: "È un attacco inaccettabile all’intera comunità accademica e alla città romagnola". .

La lettera ‘V’ di ‘Vivi’, uno dei simboli della protesta no vax ai tempi della pandemia, è alta quanto una porta, la porta di ingresso al campus cesenate dell’Università di Bologna. A dirla meglio, tutti i caratteri della scritta vergata a colpi di bomboletta spray rossa sono alti quanto la porta, oltre due metri, e sopra di essi si prosegue con altre parole, delle stesse dimensioni, impresse sul muro con lo stesso metodo. Sono insulti. Insulti che gridano rabbia contro i vaccini, ma anche contro le nuove possibili frontiere dell’alimentazione (‘insetti cibo per schiavi’), le tecnologie legate alla rete 5G e l’intelligenza artificiale (‘robot e i.a. ci tolgono il lavoro senza pietà’).

Nella notte tra martedì e mercoledì sconosciuti vandali hanno preso di mira la struttura, tempestando le fiancate dell’edificio con gigantesche scritte che hanno deturpato lo stabile. E lasciato allibiti i suoi frequentatori, a partire dal presidente del campus, Mirko Viroli: "Siamo stati colti da un forte sgomento. Un gesto del genere è arrivato inaspettato, senza che vi fossero mai state avvisaglie e peraltro stona con l’immagine della nostra realtà, che si è sempre caratterizzata per un clima lontano da tensioni. Ora però è fondamentale lasciare spazio alla consapevolezza del fatto che ciò che facciamo qui è davvero importante. Dobbiamo rimboccarci ancora di più le maniche e continuare con impegno e determinazione lungo questa strada. Che è quella giusta. Non ci lasciamo intimidire".

In zona ci sono telecamere e le forze dell’ordine stanno setacciandole registrazioni per tentare di dare un’identità ai responsabili. Molti studenti, quando ieri hanno visto le scritte, sono rimasti perplessi: "Non è facile andare a lezione oggi – commentava qualcuno di loro – perché gran parte delle ingiurie sono rivolte all’ambito al quale stiamo dedicando i nostri studi, la nostra passione e il nostro impegno. Perché prendersela con noi?".

L’intervento di pulizia è già iniziato, ma visto il tipo di danno, probabilmente servirà tempo prima di cancellare del tutto le tracce delle bombolette. "L’atto vandalico offende sia per l’entità del danno, sia per i contenuti minatori", ha commentato il rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari ringraziando tutti coloro che hanno mostrato solidarietà. A partire dalla ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini: "Quanto accaduto – ha sottolineato Bernini – è un attacco inaccettabile all’intera comunità accademica e alla città. Il sapere non si imbratta, si coltiva. Insieme siamo più forti contro chi oppone ignoranza e vandalismo alla scienza, alla conoscenza e al libero confronto".

Sulla stessa linea il presidente della Regione Emilia Romagna Michele de Pascale: "Un atto vile e inaccettabile, che prende di mira un luogo dedicato alla conoscenza e alla ricerca, valori fondamentali della nostra comunità. Colpire un luogo del sapere con messaggi intrisi di disinformazione e odio è un attacco non solo alla comunità accademica, ma a tutta la società. Non possiamo permettere che atti di questo tipo trovino spazio nelle nostre città". Rosaria Tassinari, capogruppo di Forza Italia in Commissione Cultura alla Camera ha ribadito che "a chi vandalizza e deturpa con scritte deliranti, opporremo sempre le ragioni della scienza e del confronto civile e democratico".

Duro pure il sindaco di Cesena Enzo Lattuca: "Le scritte sono gravissime e inaccettabili. Non tollereremo mai atti che alimentano odio, discriminazione o intolleranza".