Roma, 17 agosto 2024 – All’anagrafe scientifica si chiama Loxosceles rufescens ma è comunemente conosciuto come ragno violino. Le cronache pugliesi oggi raccontano di un ragazzo di 23 anni morto in Puglia apparentemente per le conseguenze di un suo morso. Ulteriori approfondimenti medici potranno dire qualcosa di più sulle cause di questo decesso. Nell'attesa: cosa sappiamo circa la pericolosità di questo insetto?
Innanzitutto una premessa: il numero accertato di persone morse dal ragno violino in Italia è basso e ultimamente non si è registrato un aumento dei casi. A sottolinearlo è l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e Toscana. Il Centro Antiveleni del Policlinico Gemelli conferma che da sempre è presente in Italia, le sue punture non sono una novità. Si tratta di una specie schiva, tanto che gli appassionati lo chiamano il “ragno eremita”. Più che aggredire, preferisce nascondersi in anfratti bui.
Cosa succede se punge? I sintomi
Una puntura di ragno violino può generalmente comporta conseguenze banali, come un’irritazione o arrossamento, gonfiore e bruciore. E’ possibile però, in alcuni casi, che ci sia un’evoluzione clinica importante dei sintomi, potenzialmente mortale, come una lesione necrotica (si riconosce da un’area di cute nerastra) – la stessa che sarebbe intervenuta nel paziente 23enne deceduto al Policlinico di Bari – in grado di innescare una patologia sistemica su soggetti predisposti. Nei casi gravi il paziente presenta febbre, rash cutaneo, ecchimosi, fino a emorragie, danni ai tessuti muscolari e ai reni.
Questo interviene nell’arco di 48-72 ore successive al morso: necrosi e ulcere possono essere dovute al veleno del ragno ma anche ai batteri anaerobi che proliferano nella lesione. “La loro azione provoca infatti la liquefazione dei tessuti”, spiega l’ospedale Niguarda di Milano.
Spiega il Centro Antiveleni di Padova: “Il peggioramento della lesione e le eventuali complicanze dipendono da patologie preesistenti della persona colpita (es. diabete, disturbi del sistema immunitario, ecc.)”.
Cosa fare in caso di puntura
Le prima indicazione, in caso di puntura, è quella di lavare abbondantemente la ferita con acqua e sapone. Se ci si accorge della puntura, è consigliato conservare il ragno, anche se morto. E’ importante infatti una diagnosi precoce, che si può fare in modo inequivocabile analizzando l’insetto al microscopio. Il Niguarda consiglia di chiamare un centro antiveleni (a Milano 0266101029) se i sintomi locali si aggravano e se il rossore intorno alla lesione diventa più scuro. In caso di infezione estesa, il trattamento è supportivo e sintomatico e farmacologico (antibiotici, cortisonici). In rari casi, spiega il Centro Veleni del Policlinico Gemelli, può essere necessaria la toilette chirurgica della lesione.
Il Centro antiveleni di Pavia ricorda che un morso di un ragno violino “non è urgenza medica”, pertanto “non è necessario recarsi subito in pronto soccorso”.
Come si riconosce?
Il ragno violino è di piccole-medie dimensioni (max un centimetro), è di colore giallo marroncino con lunghe zampe. Si distingue da altri ragni perché ha sei occhi invece di otto. Generalmente non si trova negli appartamenti di città: rifugge la luce, ama gli anfratti. Piuttosto si muove con il buio. Può trovarsi più facilmente in solai, scantinati e bagni di campagna. Debellarlo non è semplice.