Lunedì 4 Novembre 2024
RITA BARTOLOMEI
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Ragno violino, l’entomologo: come non farsi mordere e 3 leggende da sfatare

Venturelli dopo il caso di Luciana Littizzetto: ecco come convivere (pacificamente) con il Loxosceles rufescens

Roma, 18 luglio 2023 – Il ragno violino accompagna come un incubo le nostre estati. Ma Claudio Venturelli, entomologo, avverte: “Non è un demonio. Anzi, è schivo e riservato”. Ultimo caso in cronaca: Luciana Littizzetto, arrivata stavolta sotto i riflettori della cronaca perché morsa da un Loxosceles rufescens.

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Ecco tre falsi miti da sfatare, tra casi di cronaca e basi scientifiche.

Luciana Littizzetto è stata punta da un ragno violino
Luciana Littizzetto è stata punta da un ragno violino

1. Il ragno violino è aggressivo?

“No- risponde netto Venturelli -. Non è vero che il ragno violino ti aspetti per morderti. Lo fa quando viene disturbato. Piuttosto, si nasconde perché schivo, a volte purtroppo capita che si rifugi nelle scarpe, nelle scatole, tra i libri, dove noi andiamo a mettere le mani. Per questo è opportuno seguire alcune regole semplici, tenere in ordine e pulita la casa ma avere anche la buona abitudine di scuotere scarpe e indumenti prima di indossarli”.

2. Il ragno violino è davvero così velenoso?

Anche in questo caso la risposta di Venturelli è no. Con un’avvertenza chiara, però: “Bisogna prestare sempre massima attenzione nei confronti dei soggetti più fragili, dai bambini sotto i 5 anni agli anziani a chi soffre di altre patologie”.

A questo link i consigli dell’ospedale Niguarda

3. Il ragno violino è così diffuso?

“No, spesso viene tirato in ballo anche quando non c’entra. Una volta mi hanno portato un ragno addirittura in ambulanza con quel sospetto perché un bambino di 3 anni era stato morso ed era in pronto soccorso, la mano si era gonfiata. I medici hanno pensato che fosse stato morso da un ragno violino, invece si trattava di un ragno dalla sacca gialla che un po’ gli assomiglia. Il bambino è stato bene quasi subito, la mano si è sgonfiata e non è stato necessario iniziare la terapia. In conclusione, i ragni violino sono schivi e fragili, hanno bisogno del loro habitat, dei loro movimenti, di cibo continuo, gli insetti. Quindi se sappiamo conviverci, ci difendono”.  La speranza è sempre quella di non incontrarli.