Asserragliati in una stanza d’ospedale, con scrivanie e cassettiere a bloccare la porta, mentre dall’esterno tentavano di sfondare l’accesso. L’aggressione subita da alcuni medici al Riuniti di Foggia da parte dei familiari di una ragazza deceduta durante un intervento chirurgico finisce sul tavolo dei magistrati della procura che hanno aperto un fascicolo su quanto avvenuto l’altro ieri nell’ospedale del capoluogo pugliese. "Abbiamo avuto paura di morire. Quella sera abbiamo rischiato la vita", ha raccontato uno dei medici vittima della brutale aggressione nella quale sono state pronunciate anche "minacce di morte". Ieri in prefettura si è tenuto un vertice con le forze dell’ordine e il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, per definire interventi per garantire la sicurezza dei sanitari, più volte vittime di aggressione.
CronacaRagazza deceduta in sala operatoria. Medici aggrediti dai suoi parenti:: "Quella sera abbiamo rischiato la vita"