Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Gole del Raganello, morti 10 escursionisti. I nomi

Oltre 30 le persone tratte in salvo. Tra loro una bambina di 8 anni ritrovata accanto a un cadavere. Il ministro Costa in ospedale dai feriti. Il capo Dipartimento della protezione civile, Angelo Borrelli: "C'era l'allerta gialla" Chi sono le vittime: i nomi - FOTO FOCUS Gole del Raganello, escursione per veri esperti

I soccorritori al lavoro alle Gole del Raganello (Lapresse)

I soccorritori al lavoro alle Gole del Raganello (Lapresse)

Civita (Cosenza), 21 agosto 2018 - E' pesante il bilancio delle vittime nelle Gole del Raganello in Calabria, dove un'ondata di piena del torrente ha travolto 44 escursionisti. I morti sono 10, mentre i feriti sono 11 (di cui 5 con gravi condizioni). I soccorritori però hanno lavorato per tutta la notte alla ricerca di eventuali dispersi, il cui numero ha oscillato a lungo perché, oltre a gruppi organizzati, c'era la possibilità di turisti 'fai da te'.

FOCUS Chi sono i morti. I nomi delle vittime - FOTO

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I FERITI - Le persone tratte in salvo sono state 34, delle quali 11 ricoverate in ospedale. Tra queste anche Chiara, una bambina di 8 anni, trasferita in elicottero in ospedale viste le gravi condizioni dovute all'ingestione di fango e sabbia. "Era semicosciente ma in evidente stato di choc. L'abbiamo trovata accanto a un cadavere e da quello che ho saputo in seguito, quasi certamente i genitori sono tra le vittime", ha raccontato il dirigente medico dell'elisoccorso regionale Calabria, Pasquale Gagliardi. Tra i ricoverati più gravi ci sono una 24enne di Trebisacce, attualmente nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Cosenza, e quattro uomini con diversi traumi.

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IL RACCONTO - I sopravvissuti: "Per salvarci ci siamo aggrappati alle rocce" - di PACO MISALE

DISPERSI - Sono stati ritrovati incolumi invece tre giovani pugliesi di 21, 22 e 23 anni che erano stati inseriti nella lista dei dispersi. Sembra che i tre dovessero raggiungere le Gole del Raganello nel pomeriggio di ieri, ma, probabilmente per le condizioni meteo, hanno deciso di rimanere sul fronte lucano del Pollino. Sono stati rintracciati dalle forze dell'ordine grazie al sistema gps che, dopo l'allarme lanciato dai familiari, ha consentito di localizzarne la posizione.

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MATTARELLA - "Tutto il nostro Paese prova grande tristezza per questa nuova tragedia che ha provocato tanti morti e feriti nel Parco del Pollino. Esprimo la più grande solidarietà ai familiari delle vittime e ai feriti e ringrazio gli uomini del soccorso che hanno operato e stanno tuttora operando, con la consueta abnegazione, in condizioni difficili", ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha proclamato per domani "una giornata di lutto regionale, con l'esposizione delle bandiere a mezz'asta".

CONTE SU TWITTER - Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, scrive su Twitter: "Continuo a seguire con apprensione e tristezza gli sviluppi della tragedia del Pollino. Si tratta purtroppo di 10 deceduti, 11 feriti e 23 persone tratte in salvo illese. Un grazie all'instancabile macchina dei soccorsi. Il Governo è vicino ai familiari delle vittime e ai feriti".

COSTA IN OSPEDALE - In Calabria è arrivato il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa. "Sono momenti di grande dolore e preoccupazione. Io ho voluto fortemente essere qui, accanto a queste persone sofferenti, per far sentire anche alle loro famiglie la vicinanza non solo mia ma di tutto il governo", ha scritto su Facebook dopo essere stato all'ospedale di Castovillari. "C'è bisogno, al di là dell'indagine penale, di capire chi doveva fare cosa. E' una ricerca della trasparenza, non solo della responsabilità - ha aggiunto Costa, che dopo si è recato nell'area della tragedia -. Il Paese si è stancato di piangere morti. Se poi queste morti sono figlie di negligenza, sciatteria, incapacità, poca professionalità, sono morti che reclamano, che urlano. E noi non possiamo e non vogliamo permettercele". 

INCHIESTA - La Procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d'atti d'ufficio. Al momento non è stata disposta l'autopsia sui corpi delle vittime. "Il primo pensiero - ha detto il procuratore Eugenio Facciolla - è salvare più gente possibile e poi identificare le vittime". I corpi, comunque, presentano i traumi tipici del trascinamento in acqua. "Stavamo lavorando assieme alle altre comunità (San Lorenzi Bellizzi, Cerchiara, Francavilla e con il supporto del Parco nazionale del Pollino) per poter regolare l'accesso alle gole del Raganello, ma oggi quello che è centrale per me è pensare alle vittime, ai feriti e ai loro familiari", ha dichiarato Alessandro Tocci, sindaco di Civita, paese all'interno della riserva naturale Gole del Raganello e nel cuore del Parco nazionale del Pollino

BORRELLI: C'ERA ALLERTA GIALLA - "C'era l'allerta gialla. E ricordo a tutti che con l'allerta gialla ci possono anche essere morti", ha detto il capo Dipartimento della protezione civile, Angelo Borrelli, parlando con i giornalisti della tragedia del torrente Raganello in Calabria. Un evento che, ha ricordato ancora Borrelli, "era in qualche modo prevedibile".

LA DINAMICA - Gli escusionisti sono stati travolti dalla piena del torrente Raganello, ingrossato dalle piogge degli ultimi giorni. "Quello che si sa è che le Gole a causa dell'acqua caduta copiosamente si sono saturate e hanno scaraventato le vittime anche a tre chilometri di distanza", ha detto il Capo della Protezione civile della Regione Calabria, Carlo Tansi. "Nessuno di noi porta mai i turisti nelle gole, è troppo pericoloso", ha dichiarato Domenico Gioia, il coordinatore guide dell'Associazione italiana guide ambientali escursionistiche. "Le gole sono lunghe anche 13 chilometri e sono senza via d'uscita, sono delle trappole. Non è il caso di percorrerle mai. ieri si sono trovati di fronte muri d'acqua anche di 12-13 metri. E non solo acqua, anche fango, sterpaglie, pezzi di legno, rocce. Noi non ci inoltriamo mai li dentro", ha ribadito.

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