Brescia – Imbrattamento e radunata sediziosa, sono questi i reati di cui sono accusati le ragazze e i ragazzi, in totale 23, perquisiti nella Questura di Brescia dopo l’azione fuori dai cancelli della Ex Breda., oggi Leonardo.
“Non mi era mai capitato. è un reato (la “radunata sediziosa”) previsto soltanto se si rivolge contro i poteri dello stato, è “sovvertimento delle pubbliche istituzioni” e ovviamente in quello che è successo a Brescia non c’entra nulla”, commenta Gilberto Pagani, l’avvocato che sta seguendo gli attivisti e le attiviste che avrebbero subito trattamenti umilianti e intimidazioni dopo essere stati portati in Questura.
“Non si capisce perché siano state trattate come pericolose criminali quando erano assolutamente inoffensive - continua -. Stiamo pensando di denunciare, ancora non è stata presa la decisione. Stiamo ancora raccogliendo tutte le informazioni e leggendo le carte. Il comunicato della Questura del resto non nega quanto accaduto. Si dice che sono stati chiesti dei piegamenti sulle gambe alle donne per rinvenire eventuali oggetti pericolosi ma è una pratica che non esiste“.
Per sabato 18 gennaio alle 15.30, davanti alla Questura di Brescia, è stato indetto da un centro sociale e altri movimenti antagonisti un raduno di protesta contro “ogni forma di repressione”