Lunedì 18 Novembre 2024

Quel bonfico estero e l’alert di Bankitalia

1 La segnalazione

Tutto parte a metà maggio da una

segnalazione sospetta

(Sos) della banca Unione

Fiduciaria alla Procura per un bonifico da 250 mila euro tentato dal govbernatore Attilio Fontana al fratello della moglie, Andrea Dini.

2 L’antefatto

Un mese prima, il 16 aprile, la Regione aveva affidato all’azienda del cognato, Dama Spa, una fornitura di camici per 513mila euro che il 20 maggio si era trasformata

in una donazione. Il bonifico serviva a coprire i mancati introiti. Attilio Fontana è indagato per frode nelle pubbliche forniture.

3 L’inchiesta

La Procura di Milano

ora spinge sull’acceleratore per

arrivare in tempi brevissimi alla chiusura delle indagini. Quattro al momento gli indagati che rischiano il processo.

Tra questi i due cognati, Dini e Fontana, e il direttore generale

di Aria, Filippo Bongiovanni.

4 Le accuse

Tuttie quattro gli indagati sono accusati, a vario titolo, di turbata libertà nella scelta del contraente e frode in pubbliche forniture relativa alla mancata

consegna di 75mila camici al costo di 513mila euro.

5 Testimone chiave

Emanuela Crivellaro presidente della onlus varesina "Il ponte del sorriso" è la testimone

chiave della vicenda. La donna (non indagata), già in contatto con la famiglia Dini, viene sentita a sommarie informazioni il 18 giugno, epoca in cui lo scandalo è stato in parte raccontato

dai giornali.