Liguria, Puglia, Marche e Veneto al centrodestra, Campania e Toscana al centrosinistra. I sondaggi dell’Istituto Noto non regalano particolari colpi di scena per le urne regionali che si terranno a settembre, dopo il rinvio per l’emergenza Coronavirus. In Toscana è data per certa la vittoria di Eugenio Giani, alfiere del centrosinistra, con il 46%, contro la leghista Susanna Ceccardi, al 40%, candidata del centrodestra unito. Non c’è storia, invece, in Veneto, dove Luca Zaia (nella foto) dovrebbe essere riconfermato alla guida della regione con il 70% dei consensi, lasciando all’avversario del centrosinistra, Arturo Lorenzoni, solo il 18%.
In Liguria si prefigura uno scontro tra giornalisti. Da un lato, il governatore Giovanni Toti è dato vincente, ma con un margine di vantaggio più risicato di quanto si pensasse rispetto al centrosinistra. Che ancora non ha ufficializzato il nome su cui puntare, anche se nel sondaggio è indicato come candidato governatore di Pd e M5s il giornalista Ferruccio Sansa, staccato di sette punti (42% contro il 49%) dall’attuale presidente regionale. Una partita tutta da giocare, dunque.
Chi, invece, non riuscirebbe ad avere il via libera per il secondo mandato è Michele Emiliano in Puglia. L’attuale governatore, infatti, è dato al 38% dei consensi contro il il 45% di Raffaele Fitto, nome scelto dal centrodestra unito. Se le urne confermassero le indicazioni dei sondaggi, per Fitto si tratterebbe di un ritorno, visto che è stato governatore dal 2000 al 2005, prima di Nichi Vendola. In Puglia tuttavia ci sono ancora una serie di variabili da valutare, prima fra tutte l’eventuale alleanza di Emiliano con i 5 Stelle, che secondo Noto racimolerebbero l’11% dei consensi con Antonella Laricchia candidata. Ivan Scalfarotto, il nome scelto dai renziani di Italia Viva, è dato invece solo al 4%.
Situazione simile in Campania, ma a parti invertite. Il governatore uscente, Vincenzo De Luca, è in vantaggio di 6 punti percentuali rispetto a Stefano Caldoro, nome scelto dal centrodestra: 45% contro 39%. Valeria Ciarambino, esponente del M5S, è data al 13%. Nelle Marche, invece, Francesco Acquaroli (Fratelli d’Italia) è dato al 48%, mentre Maurizio Mangialari (centrosinistra) è al 40% e Mercorelli (5 Stelle) al 9%. Noto ha calcolato anche quanto prenderebbe una eventuale Lista Conte alle elezioni politiche: il 14%. E farebbe perdere voti soprattutto a Pd e M5S che, con uno scenario del genere, si attesterebbero entrambi attorno all’11%.