Al massimo per la prossima settimana è atteso il varo della nuova circolare del ministero della Salute che taglia il periodo di quarantena, così come fortemente richiesto dalle Regioni nel tentativo di porre un freno all’emorragia d’inabili al lavoro a causa dell’infezione da Covid (ufficialmente circa un milione e mezzo d’italiani). Oggi, a fronte di un tampone positivo, si è costretti a restare in casa come minimo per sette giorni. Trascorsa una settimana e comunque solo dopo un test negativo, sia questo molecolare o antigenico (in farmacia o fai da te, ma quest’ultima ipotesi vale solo per chi ha fatto il booster e prevede l’obbligo di registrazione sul fascicolo sanitario), si è liberi di tornare alla vita di tutti i giorni. Il periodo massimo di quarantena per chi non si negativizza è pari a 21 giorni, passati i quali una persona è di nuovo libera di uscire dalla propria abitazione.
Dopo quanto si può riprendere il Covid: le ultime sulla reinfezione con Omicron
Cosa cambierà
Un positivo, trascorse 48 ore senza sintomi, potrà uscire di casa, se risulta negativo a un tampone eseguito in farmacia, all’Asl oppure dal medico di base. Il tempo massimo di quarantena dovrebbe scendere a 15/10 giorni. "Va bene il taglio – commenta Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al San Martino di Genova –, ma doveva essere fatto due mesi fa. Invece, si sono ’tassati al 100%’ gli italiani, col risultato che tanti positivi ai test fai da te si spacciono per negativi per saltare la quarantena".
Come funziona all’estero?
In Europa l’Italia è rimasto l’unico Paese a prevedere una quarantena così lunga. Questa è ridotta a cinque giorni in Svezia, Austria e Germania dove, però, è necessario un autotest finale negativo. Anche negli Stati Uniti è in vigore un isolamento light. Nessuna quarantena è, invece, prevista per chi risulta infetto né in Spagna, né nel Regno Unito. Oltremanica da tempo si è deciso di far circolare il virus nell’ottica di conseguire un’immunità di gregge.
Che cosa chiedono le Regioni?
Gli enti locali puntano all’abolizione a settembre della quarantena per le persone positive, ma asintomatiche. Queste sarebbero obbligate solo a indossare una mascherina Ffp2 ogni volta che escono di casa. Per gli inadempienti si comminerebbero sanzioni di carattere penale: l’arresto e una multa da 500 a 5 mila euro. D’accordo con questa posizione l’infettivologo Bassetti. Più cauto, invece, l’epidemiologo Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unità epidemiologica all’Università Campus biomedico di Roma: "Bisognerà vedere quanti casi avremo a settembre... Di solito quello è un periodo di recrudescenza dei contagi, ma, anche alla luce dell’ondata anomala di queste settimane, potremmo andare incontro a un’endemizzazione del virus con lievi ondate a fasi".