Roma, 29 aprile 2024 – Multe stradali: gli automobilisti italiani hanno fatto incassare ai Comuni più di un miliardo e mezzo, l’anno scorso. Milano, Roma e Firenze sono al vertice della classifica. È l’ultima fotografia scattata da Facile.it, che ha analizzato i dati del Siope (sistema informativo operazioni degli enti pubblici). Gli incassi: 147 milioni per il capoluogo lombardo, seguito a ruota dalla capitale, a 138 milioni; a distanza, con 71 milioni, Firenze. Che però diventa prima in Italia tra i capoluoghi di provincia se si considera la spesa pro capite, 198 euro. Anche se il Comune tiene a precisare: "La città ogni giorno raddoppia la propria popolazione: entrano 250mila veicoli e analizzando le multe si evidenzia che meno del 20% sono elevate a fiorentini, il resto a non residenti". Colpiscono poi i conti dei piccoli Comuni. Perde il podio Colle Santa Lucia (Belluno), che cede la prima posizione a Carrodano Val di Tara (La Spezia), 464 abitanti e poco meno di un milione, contro 345 residenti e 747mila euro.
Multe e incidenti, esiste un rapporto?
Ma in questo giro d’Italia delle multe, esiste un rapporto tra sanzioni e incidenti stradali? Gli ultimi dati Istat disponibili - riferiti al 2022 - dimostrano che le città del Centro- Nord registrano i tassi di mortalità più alti. Consideriamo i grandi Comuni e le 14 città che ricadono sotto questa definizione: Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Messina, Catania. Gli incidenti sono stati più di 43mila, vuol dire il 26% del totale; e pesano più degli abitanti (che sfiorano il 16%). Nell’elenco ritroviamo anche le città in vetta alla classifica per incassi da sanzioni. E’ giusto concludere che con le multe non si fa sicurezza? La discussione è aperta.
Quali sono gli obblighi dei sindaci
Eppure il codice della strada - in attesa della nuova versione riformata dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini - chiarisce bene quali siano gli obblighi dei sindaci. “I soldi devono essere reinvestiti al 50%”, ricorda Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona. Già nella mini-riforma introdotta a fine 2021, all’articolo 142 si metteva in chiaro l’obbligo per i Comuni di pubblicare la rendicontazione delle spese sul proprio sito internet istituzionale “entro 30 giorni dalla trasmissione al ministero delle Infrastruttuire e dell’Interno”.
Le ispezioni del Ministero
“Verona - spiega Altamura - un paio di mesi fa è stata scelta come città campione, assieme ad altri 49 centri in tutta Italia, per un’ispezione del Mit. L’obiettivo era proprio quello di verificare come fossero stati spesi i proventi delle multe. Ci hanno chiesto fatture, gare, impegni di spesa...”. Risultato: “Al termine, ci è arrivato l’attestato, ci è stato riconosciuto di aver investito in modo corretto i soldi incassati dalle sanzioni, secondo quanto prevede l’articolo 208 del codice della strada”. Resta inteso che “entro il 31 maggio tutti i Comuni devono rendicontare al ministero dell’Interno”. Su questa scadenza fino ad oggi ci sono state molte carenze. Mentre non riusciamo a migliorare le statistiche degli incidenti e dei morti, che continuano ad essere quelli di una guerra. Come mai? Per il comandante Altamura la risposta è drammaticamente semplice: “Mancano i controlli, servono più divise sulle strade”.
I piccoli Comuni
Che le multe siano state - e continuino ad essere - una voce fondamentale nei bilanci dei Comuni lo dimostrano gli incassi dei piccoli. Ecco il podio del 2023: Carrodano (La Spezia), con 464 abitanti e 975 mila euro di incassi; Colle Santa Lucia (Belluno), 345 residenti e 747mila euro dalle multe stradali; infine Canda (Rovigo), 823 abitanti e 426mila euro.
Classifica della spesa procapite
Tra i Comuni capoluogo di provincia Firenze è al top della spesa procapite con 198 euro, seguono Rieti (166 euro) e Siena (poco meno di 134 euro).
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