Paradossalmente forse non molto di più di quanto spendiamo oggi. Perché nella follia dei mercati il peggio sembra che sia stato già scontato in anticipo: l’ipotesi peggiore, cioè il blocco delle forniture per colpa della guerra, è stato già "prezzato" con il rialzo delle quotazioni a fine 2021. Quindi il prossimo inverno non potrà andare peggio di questo in termini di bollette. Dobbiamo essere comunque cauti, data la situazione, ma è evidente che le quotazioni europee ormai sono stabilmente al di sotto dei 100 euro a megawattora ed è improbabile che risalgano di nuovo a quel livello. Ricordiamoci che un anno fa eravamo a 20 euro, per cui già a 90 euro si tratta di un rialzo stratosferico. È improbabile che arriveremo a un embargo, ma anche se ci fosse allora scatterebbe automaticamente un prezzo amministrato a livello europeo, com’è già scritto nel RePowerEU, forse anche più basso di quello di oggi. L’eventuale embargo sarebbe una tale situazione eccezionale che il mercato necessiterebbe giocoforza di un limite di prezzo. Idem dicasi se il blocco fosse deciso dalla Russia.
CronacaQuanto costerà la bolletta dell’inverno ’22?