Contraffazione di opere d’arte, riciclaggio derivante dal tentativo di nascondere la provenienza delittuosa del bene e autoriciclaggio. Sono accuse legate al caso del dipinto del Seicento senese, di Rutilio Manetti, con un rischio di condanna fino a 12 anni di carcere, contestate al critico d’arte ed ex sottosegretario Vittorio Sgarbi. È tutto contenuto nell’avviso di chiusura indagini che la Procura di Macerata gli ha notificato, un atto che testimonia la volontà di chiederne il rinvio a giudizio.
CronacaQuadro contraffatto. Sgarbi rischia 12 anni