Viareggio (Lucca), 24 aprile 2023 – Gianluca Paul Seung, il giovane arrestato dalla polizia per l’aggressione alla psichiatra Barbara Capovani, era conosciuto nel reparto di psichiatria dell’ospedale Versilia. Non tanto perché fosse un paziente – è rimasto davvero poco in cura – ma piuttosto perché aveva covato a lungo una rabbia repressa e un risentimento proprio contro i medici del reparto. Uno dei quali, il dottor Mirko Martinucci, venne sfregiato nel 2013 al viso. Seung si avventò con una penna sul giovane medico. Fu l’episodio più grave di una serie di comportamenti ostili e intimidatori che portarono nel 2016 a un provvedimento emesso dal Questore di Lucca, che vietò al giovane di avvicinarsi a medici e infermieri del reparto di psichiatria dell’ospedale Versilia "per permettere loro di svolgere il lavoro con necessaria serenità". Il dottor Mario Di Fiorino da anni dirige proprio quel reparto di psichiatria.
Psichiatra aggredita a Pisa, Barbara Capovani è morta
Dottore, che idea si è fatto di quello che è successo? Si aspettava un epilogo tanto drammatico?
"Difficile dirlo. Certo che siamo in presenza di un soggetto che più volte ha manifestato un livello di violenza incredibile. Lo abbiamo visto ai danni del nostro collega Martinucci. E non si era fermato lì, perché ha continuato a stalkerizzare tutti noi. E senza un apparente motivo, visto che lui è stato ricoverato in reparto soltanto un paio di volte per una settimana nell’ormai lontano 2008".
Viene da domandarsi, alla luce dell’ultima brutale aggressione, perché fosse libero. Ci risulta che ha quattro provvedimenti giudiziari in corso. Lei che idea si è fatto?
"Il nostro sistema giudiziario prevede l’impunibilità di un imputato se la capacità di intendere e di volere è totalmente scemata; se invece è gradualmente scemata abbiamo un vizio parziale di capacità di intendere e di volere".
E risulta pure che tre illustri professionisti incaricati da altrettanti giudici abbiano dichiarato che Seung sia capace di intendere e di volere.
"Non avendolo visitato io non posso stabilire se quel giovane sia effettivamente malato o abbia semplicemente un disturbo della personalità. Ma sa qual è il problema?"
Dica.
"Che la Cassazione ha recentemente stabilito che i disturbi della personalità, se pervasivi e duraturi nel tempo, possono portare all’impunibilità. Questo ha fatto crescere a dismisura in tutta Italia i casi in cui non si può procedere in giudizio, perché sono stati spostati i confini tra la punibilità e l’impunibilità dei reati, anche dei più violenti".
Però dovrebbero esserci delle strutture adeguate per curare le persone affette da questi disturbi.
"Vero. Ma quando sono stati chiusi gli Opg (ospedali psichiatrici giudiziari, ndr ) sono state create le Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, ndr ) che sono però insufficienti di numero. In Toscana ce n’è soltanto una a Volterra per una ventina di posti".