Roma, 3 maggio 2018 - Continua la road map dei test Invalsi nelle scuole italiane. Dopo le prove alle medie, da oggi e nelle giornate del 9 e 11 maggio, saranno i bambini delle seconde e quinte elementari a cimentarsi con i test, mentre tra il 7 e il 19 maggio sarà la volta delle classi II della secondaria superiore. Unica differenza, rispetto ai ragazzi più grandi, è che alle elementari i test Invalsi continueranno ad essere effettuate tramite i fascicoli cartacei, con buona pace dei 'nativi digitali' più piccoli. Sia alle medie che alle superiori, infatti, i test quest'anno per la prima volta sono stati fatti al computer.
ELEMENTARI - Il calendario dei test prevede per oggi la prova d'inglese per le quinte elementari. Poi il 9 maggio ci sarà la prova di italiano (II e V primaria) e la prova preliminare di lettura (quest'anno la prova di lettura è svolta solo dalle classi campione della II primaria). Il test di matematica (II e V primaria) verrà infine svolto l'11 maggio. La novità quest'anno è proprio la prova di domani, quella d'inglese nelle classi quinte, che è stata introdotta dal decreto legislativo n.62/2017 e si articola in due parti: comprensione della lettura e comprensione dell'ascolto.
Maturità 2018, le date delle prove. Ecco il calendario
SUPERIORI - Per la scuola secondaria, dicevamo, le prove Invalsi saranno per la prima volta 'computer based'. Ecco il calendario: le classi II della scuola secondaria di secondo grado sosterranno le prove di italiano e matematica, comprensive anche del questionario studente, tra il 7 maggio e il 19 maggio. Quanto alle medie, le classi III della scuola secondaria di primo grado hanno già sostenuto le prove di italiano, matematica e inglese tra il 4 aprile e il 21 aprile.
I NUMERI - Le classi campione - ovvero quelle che hanno uno dei componenti che somministra i test esterno e i cui risultati vengono utilizzati per le statistiche elaborate sui test - sono 1440 e coinvolgeranno 28.326 studenti, mentre le classi non campione sono 28.333 e gli studenti coinvolti 533.444, per un totale complessivo di 29.773 classi e 561.770 studenti.
LE PROTESTE DEGLI STUDENTI - Anche quest'anno non mancano le proteste. L'Unione degli studenti annuncia una mobilitazione, dal 7 maggio, dentro e fuori le scuole, con la campagna 'Se sbagli sei fuori!' che ha l'obiettivo dichiarato di non compilare le prove e di cancellare l'Invalsi. "Se il Miur elogia l'innovazione di queste novità, gli studenti subiscono la repressione che questo meccanismo innesca - spiega Francesca Picci, coordinatrice dell'Unione degli studenti - Negli scorsi anni il boicottaggio di massa dei test a crocette ha lanciato uno scomodo segnale al Ministero dell'Istruzione, mettendo in luce la forte contrarietà della scuola nei confronti di un sistema di valutazione parziale e dannoso, che valuta solo nozioni e che riproduce le disuguaglianze tra Nord e Sud del Paese e tra scuole 'più innovative' e scuole 'più arretrate' - conclude Picci - una valutazione prepotente del merito che mira a escludere chi rimane indietro e a premiare chi si trova già in una posizione privilegiata, promuovendo l'impostazione neoliberale del 'mercato' della formazione, dove non si promuove la cooperazione ma si alimenta la competitività".
IL MIUR - Nei giorni scorsi i tanto criticati test Invalsi effettuati nelle classi III delle medie si sono conclusi senza aver fatto registrare particolari intoppi e con la quasi totalità delle prove consegnate. La ministra Valeria Fedeli si era detta soddisfatta dei risultati "grazie alla risposta importante e positiva del mondo della scuola, delle ragazze e dei ragazzi, delle famiglie, alle novità introdotte dal decreto legislativo 62 del 2017".