Domenica 8 Settembre 2024

Proteste anti-immigrati. Gran Bretagna blindata, l’appello di Scotland Yard:: "Tenete a casa i vostri figli"

Schierati migliaia di poliziotti in tenuta antisommossa, alla fine cortei circoscritti Prime condanne per gli assaltatori. In strada anche i manifestanti antirazzisti.

Proteste anti-immigrati. Gran Bretagna blindata, l’appello di Scotland Yard:: "Tenete a casa i vostri figli"

Proteste a Weymouth, vicino a una chiatta per l’accoglienza dei migranti

"Badate ai vostri figli stasera". La Gran Bretagna era pronta ieri sera a quella che era stata annunciata – con oltre cento manifestazioni e 30 contromanifestazioni annunciate – come la peggiore sfida all’ordine pubblico per il Paese negli ultimi dieci anni. Aveva schierato seimila poliziotti in assetto antisommossa, pattuglie nelle strade a difesa di moschee e centri per i migranti, e aveva lanciato appelli alla cittadinanza. Appelli come quello di Scotland Yard che chiedeva ai genitori di vigilare dopo che altre violenze hanno visto coinvolti i giovani. Diversi minorenni sono stati protagonisti dei recenti disordini violenti, guidati dall’estrema destra, contro emigrati, perlopiù musulmani o di colore. I livelli di preoccupazione sono così alti che, secondo Sky News, anche re Carlo ha chiesto di venire aggiornato sulla situazione. Ma alla fine ieri le temute proteste violente, portate avanti dall’ultradestra, si sono verificate in forma minima e solo in alcune località (soprattutto a sud dell’Inghilterra, come ad Aldershot).

Le misure d’urgenza erano state elaborate martedì sera nel corso della riunione del comitato per le emergenze Cobra, la seconda convocata in due giorni dal premier laburista Keir Starmer, secondo cui chiunque sarà coinvolto negli scontri, incluso chi incita alla violenza sui social media, dovrà affrontare "il pieno rigore della legge". E i vertici della polizia e della giustizia già parlano apertamente di applicare anche le norme antiterrorismo contro gli estremisti. Nel frattempo ieri sera migliaia di attivisti antirazzisti che sono scesi nelle strade per opporsi alla temute proteste. La tensione in Gran Bretagna resta alta.

Proprio ieri sono arrivate le prime severe condanne contro tre dei 428 arrestati. Il tribunale di Liverpool ha inflitto tre anni di carcere al 58enne Derek Drummond per aver aggredito un agente. Due anni e mezzo invece al 29enne Declan Geiran per aver dato fuoco a un veicolo delle forze dell’ordine, e 20 mesi a Liam Riley, 41 anni, per violazione dell’ordine pubblico aggravata da odio razziale: entrambi avevano preso parte agli scontri di Liverpool. "È solo la punta dell’iceberg, i rinviati a giudizio sono 120", ha dichiarato il procuratore distrettuale Jonathan Egan. E questo è il problema: non parliamo di qualche teppista di ultradestra ma di una vasta realtà xenofoba di decine di migliaia di estremisti sulla quale c’è chi soffia sul fuoco.

Alessandro Farruggia