Mercoledì 31 Luglio 2024

Profumo rubato, Fassino pronto a pagare 500 euro per non andare a processo

Si potrebbe chiudere presto il caso del profumo da 130 euro che sarebbe stato sottratto dal deputato Pd al Duty Free di Fiumicino lo scorso 15 aprile

Piero Fassino

Piero Fassino

Roma, 31 luglio 2024 - Con 500 euro la difesa di Piero Fassino spera di chiudere con la denuncia di tentato furto nel caso del profumo da 130 euro che sarebbe stato rubato dal deputato Pd dal Duty Free di Fiumicino lo scorso 15 aprile.

“Non un’ammissione di colpevolezza”

Una riparazione pecuniaria che non sarebbe però un'ammissione di colpevolezza: "Abbiamo presentato istanza ai pm, previa accettazione del Duty Free di Fiumicino, e ora a decidere sarà il gip di Civitavecchia", ha spiega l'avvocato Fulvio Gianaria.

“Evitare processo e portata mediatica”

Il legale però chiarisce "non è un'ammissione, perché il video lascia molte ombre, dove sembra che siamo davanti a una dimenticanza, chiunque pagherebbe 500 euro piuttosto che fare un dibattimento: si tratta di una soluzione pragmatica che risolve un piccolo problema senza affrontare un processo complesso e la sua portata mediatica". A breve dovrebbe arrivare la decisione del gip di Civitavecchia sul caso che vede coinvolto il 74enne ex sindaco di Torino.

I testimoni e il video

Ad accusare Piero Fassino, denunciato dalla società proprietaria del duty free dell'aeroporto, ci sarebbero tutti commessi del negozio. Le loto testimonianze, raccolte dagli agenti della Polaria, sono state inserite nell'informativa depositata alla procura di Civitavecchia assieme al video e ripreso da una telecamera di sicurezza di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo.

"Ha messo il profumo in tasca prima di andare alle casse”

La sua versione invece dei fatti invece è differente: era entrato al duty free per comprare il profumo alla moglie ma avendo la valigia in una mano e il cellulare nell'altra e “non avendo ancora tre mani” ha “semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse”. Versione però contestata dai dipendenti dell'esercizi commerciali, che hanno aggiunto come già in passato Fassino sia stato riconosciuto autore di un furto al Terminal 1 dello scalo.