Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Prof schiaffeggia alunno che non si mette la mascherina. Il video diventa virale

Il 15enne sosteneva che in classe basta il distanziamento di un metro. Solidarietà bipartisan allo studente. I carabinieri hanno acquisito il video

Un frame tratto dal video che mostra un professore schiaffeggiare un alunno (Ansa)

Teggiano (Salerno), 7 ottobre 2020 - Il coronavirus, con la sua impennata di contagi, crea tensioni anche a scuola. Un ragazzo 15enne che protestava perché non voleva indossare in aula la mascherina è stato preso a schiaffi dal professore. Succede all'istituto "Pomponio Leto", sezione liceo artistico, di Teggiano (Salerno) e l'episodio - come spesso capita - è stato immortalato in un video girato da un altro alunno ed è diventato presto virale. 

Dalle immagini si vede chiaramente che il docente sferra lo schiaffo all'alunno per poi strattonarlo tenendolo per i capelli. Il prof contestualmente ha pronunciato la seguente frase: "Sbagli tu e sbaglio pure io". L'aggressione non ha procurato contusioni al ragazzo. 

Pare che il diverbio - proprio nel giorno in cui Conte decide nuove restrizioni  - sia scaturito dalla discussione tra l'alunno e l'insegnante sull'opportunità o meno di indossare in classe la mascherina anti Covid. Il ragazzo, originario di Sala Consilina, avrebbe sostenuto la non obbligatorietà della mascherina qualora si rispetti la distanza di almeno un metro da un proprio compagno. Da qui la reazione del docente, reazione che, sempre da quanto si apprende da fonti studentesche, sarebbe avvenuta dopo che lo studente avrebbe indossato la mascherina proprio per accontentare il docente. 

L'episodio è stato condannato sia dai docenti sia dagli alunni dell'istituto. Tutti hanno dichiarato solidarietà allo studente. Il docente vive a Teggiano ed è originario di Salerno; insegna da diversi anni al "Pomponio Leto". Sul fatto indagano i carabinieri della compagnia di Sala Consilina che hanno già acquisito il video. Al momento non è stata presentata ufficialmente denuncia, ma il capitano Paolo Cristinziano, di concerto con la procura della Repubblica presso il tribunale di Lagonegro, procederà a raccogliere elementi utili per fare chiarezza sull'episodio e, quindi, ricostruire la dinamica dei fatti. Il professore potrebbe essere indagato per il reato di abuso dei mezzi di correzione, perseguibile d'ufficio.