Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Processo a Schettino, in aula Costa Crociere: "Il comandante si assuma le responsabilità. E ci sono stati anche effetti positivi..."

Il dibattimento prosegue. La parola all'avvocato Marco De Luca, che difende la società DOMNICA CHIEDE RISARCIMENTO / LA PROCURA DI GROSSETO APRE UN FASCICOLO PER CALUNNIA NEI CONFRONTI DEL CODACONS / SCHETTINO PARLA A PORTA A PORTA/ CHIESTI 26 ANNI PER SCHETTINO / LA DIFESA: "QUASI ERGASTOLO, MANCO A PACCIANI" / IL COMUNE DEL GIGLIO CHIEDE 20 MILIONI

La Costa Concordia riemerge dal mare (Ansa)

Grosseto, 30 gennaio 2015 – E’ il giorno del responsabile civile al processo contro Francesco Schettino. Da alcuni minuti sta parlando l’avvocato Marco De Luca, che assiste Costa Crociere quale responsabile civile. “Da parte di molti si è tentato di discutere su temi diversi da quelli indicati dal capo di imputazione – ha sottolineato De Luca - Lo abbiamo sentito anche ieri con una abilissima arringa del legale di Codacons. Siamo quindi andati alla deriva dal nucleo centrale, ma questo ci ha permesso di scandagliare molti aspetti. Non dobbiamo dimenticare però che questo è il processo che verte sulle responsabilità di Francesco Schettino”.

De Luca si è spinto poi all’analisi della chiamata in causa di altri soggetti . “Comprensibile la posizione della difesa – ha aggiunto l’avvocato di Costa - che ha cercato di deviare le responsabili su fattori terzi. Se le cause stanno altrove rispetto al governo della nave è ovvio che si affievoliscono quelle nei suoi confronti. Anche lo stesso Schettino proclamando la propria estraneità agli eventi ha tentato di attribuire responsabilità ad Ambrosio, al timoniere Rusli Bin, agli ufficiali sotto coperta che non lo avrebbero avvertito della situazione reale dopo al collisione. E, infine, di accusare anche la compagnia di navigazione che non gli ha messo a disposizione una mezzo non all’altezza. Atteggiamento comprensibile ma non condivisibile rispetto agli ufficiali, perché la dignità e l’onore del comandante sta nell’assumersi tutte le responsabilità: le sue e quelle dei suoi sottoposti. Così come deve essere a piena conoscenza della macchina che gli viene messa a disposizione”. Meno comprensibile la ricerca di altre responsabilità condotta dalle parti civili, secondo De Luca. “Si potrà anche dire che è stato fatto per la pura ricerca della verità – ha commentato l’avvocato di Costa – ma dobbiamo tenere presente che qui non stiamo facendo il processo a Galileo”.

L'amministrazione comunale dell'isola aveva chiesto una provvisionale di 20 milioni su un contro complessivo di 200. Ma "non ci sono supporti documentali alle richieste", ha detto l'avvocato De Luca. "Vanno valutati anche gli aspetti positivi che la tragedia ha portato. A cominciare dalle presenze sull'isola. Invece di avere subito un danno all'immagine, i gigliesi - ha spiegato - ne hanno ricavato una valutazione assolutamente favorevole anche se in collegamento alla tragedia, ma proprio per il comportamento della popolazione. Già dal mese successivo alla tragedia gli sbarchi sull'isola sono tornati a essere quelli di sempre. Affermazioni che il nostro consulente Noci non ha fatto a caso, ma anche in base a una relazione di Arcangeli e a quanto ha dichiarato Walter Rossi. Il 2014 è stato un anno buono - ha sottolineato De Luca in base a quanto dichiarato in aula da un teste della parte civile - 'a luglio abbiamo riempito tutto quello che c'era da riempirè, ha dichiarato ed è un teste della parte civile e nessun'altro teste lo ha contraddetto. L'isola del Giglio non ha subito alcuna devastazione, si parla di un territorio integro che è stato colpito da quanto capitato a soggetti terzi. La popolazione del Giglio è stata ammirata a apprezzata in tutto il mondo. Tutti lo hanno riconosciuto - ha aggiunto De Luca - tranne l'avvocato dell'Isola del Giglio. Il Comune del Giglio non ha alcun diritto di reclamare il danno del dolore, appartiene a ciascun cittadino e l'ente non può farsi portavoce della sua collettività: è una vera follia dal punto di vista giuridico. Non a caso quegli stessi cittadini si sono costituti separatamente reclamando anche loro il danno biologico. E poi - ha concluso - permettetemi di sottolineare che mi ha fatto trasalire il paragone con quanto accaduto Sant'Anna di Stazzema, di fronte alla devastazione di quella popolazione. Non ho parole".

​Quest'ultima affermazione ha ricevuto una risposta a stretto giro di posta: "Il Comune di Isola del Giglio nelle richieste del danno morale non ha mai fatto riferimento alla strage di Sant'Anna di Stazzema per la quale tutta la comunità gigliese porta profondo rispetto. Rispediamo quindi al mittente qualsiasi tentativo di strumentalizzazione rispetto a questo argomento. Il responsabile civile, in questo caso come più volte nel corso della discussione, ha dovuto manipolare la posizione dell' amministrazione comunale per poter contestare richieste e argomentazioni del tutto legittime". Lo si legge in una nota inviata alla stampa dall'amministrazione comunale dell'Isola del Giglio. "Del resto non c'è nessun libro dei sogni. Come abbondantemente dimostrato - prosegue la nota - si tratta di progetti tutti approvati, partiti prima dell'incidente e bloccati dal naufragio fino all'allontanamento della nave. Ancora oggi con grande fatica per il perdurare dei lavori il Comune sta ripartendo con la propria programmazione. Quanto al guadagno che il Giglio avrebbe ricavato dal naufragio, l'argomentazione continua davvero ad essere risibile perché non solo lo stesso consulente di Costa ne ha escluso gli effetti per il Comune ma i numeri stessi sostengono un'altra rappresentazione dei fatti".

​Infine, Costa Crociere è tornata sulla questione dei risarcimenti: "Chiara la volontà di Costa nei risarcimenti: di 1.023 membri dell'equipaggio sono stati 964 i risarciti per 17.421.000 di euro. Di 3.026 naufraghi e 61 nazioni, 2.623 sono stati risarciti per oltre 66 milioni di euro. Abbiamo pagato più di un milione per ciascun passeggero deceduto". Così nel corso della sua arringa al processo per il naufragio della Concordia il legale di Costa, Marco De Luca. "La volontà di Costa Crociere è quella di far fronte a qualunque tipo di obbligazione. Su 220 parti civili, 89 sono già state risarcite e i casi in essere riguardano il contrasto sulla quantificazione e non la volontà di risarcire", ha aggiunto De Luca ricordando che esiste un verbale di accordo con un rimborso di tutte le spese più 11 mila euro per passeggero. "Gradirei non sentire più critiche per questa offerta, perché - ha spiegato il legale - è stata definita congrua dalle stesse associazioni che oggi contestano".