Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Primario arrestato a Bari, “chiedeva soldi per cure oncologiche gratuite”. Colto in flagranza mentre riceveva denaro

Accusato di concussione e peculato. Il direttore dell’ospedale: “Sgomenti e indignati, se i fatti fossero confermati non faremo sconti a nessuno”

Medici in corsia, foto d'archivio generica

Bari, 13 luglio 2023 – Arrestato in flagranza di reato subito dopo aver ricevuto una somma di denaro un paziente oncologico per una visita di controllo che il Servizio Sanitario Nazionale offre gratuitamente. Per il 68enne Vito Lorusso, primario dell’Irccs Oncologico di Bari "Giovanni Paolo II", le accuse sono di concussione e peculato. Avrebbe chiesto soldi non dovuti ai suoi pazienti per cure oncologiche. In merito alla vicenda giudiziaria il direttore generale dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico pugliese, Alessandro Delle Donne, specifica che “avendo appreso della vicenda dalla stampa, aspettiamo eventuali notifiche dalle forze dell'ordine. Siamo sgomenti e indignati e, qualora i fatti fossero confermati, non faremo sconti a nessuno”.

Lorusso è direttore e responsabile di una unità operativa oncologica medica: l’arresto è avvenuto all'interno dello studio medico, ubicato al primo piano del presidio ospedaliero. Le modalità concussive sarebbero quelle già riscontrate in altri episodi precedentemente accertati dagli inquirenti tramite intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che dalle telecamere.

La condotta illecita osservata dalla polizia prima dell'arresto, era la stessa riscontrata ogni giorno a partire dall'inizio dell'attività tecnica. Elementi comuni a tutti gli episodi sono da una parte la situazione di sudditanza psicologica in cui versano le vittime - che ripongono ogni speranza di salvezza per la propria vita nella possibilità di poter essere assistiti -, dall'altra il modus operandi del medico che con minacce implicite denigrava costantemente il servizio sanitario nazionale, nonché i suoi stessi colleghi.

A quanto si apprende, Lorusso, avrebbe prospettato rischi e vantato le proprie competenze, rassicurando i malati oncologici per incassare denaro, anche prospettando vantaggi sui tempi di attesa.

Prima di essere arrestato avrebbe detto al paziente: "Dove si fa la coda io cerco di evitarti ovviamente tutti quelle rotture di palle". Quindi l’intervento delle forzze dell’ordine. Sarebbe stato accertato, inoltre, che il primario ha percepito indebitamente somme di denaro, sia nell'ambito delle prestazioni rese durante la sua attività di servizio pubblico (nel percorso di follow up), sia in quelle di "intramoenia", al di fuori di ogni contabilizzazione presso il cup.