Roma, 18 gennaio 2017 - PAESI E CITTÀ con un metro di neve, centinaia di migliaia di cittadini al buio, strade bloccate, gelo sulle Alpi, venti fino a 150 km orari, un uomo morto assiderato in Puglia dopo essersi addormentato in strada: non molla la presa il maltempo che ha investito l’Italia e per le prossime ore è previsto un nuovo peggioramento sulle regioni del centrosud, le più colpite dalle bufere di neve. «Tutte le regioni centrali sono interessate da una perturbazione importante, che sta creando problemi e che purtroppo insisterà anche nelle prossime ore – avverte il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio – le nevicate dureranno ancora un paio di giorni, almeno fino a giovedì (domani, ndr), e dunque dobbiamo attrezzarci».
Previsioni meteo, altri due giorni di neve. Nuova allerta maltempo
LA NEVE è caduta abbondantemente sull’Abruzzo, sulle zone appenniniche di Marche – dove decine di comuni hanno deciso la chiusura delle scuole – e Umbria, sul Lazio orientale, sulle colline fiorentine, sull’Appennino tosco-emiliano e sulle zone interne della Sardegna. Nevicate che hanno provocato problemi alla circolazione sia stradale che autostradale in Umbria, Abruzzo e Marche. In queste ultime due regioni e in alcune zone del Molise e della Puglia è stato anche disposto per diverse ore il divieto di circolazione per i mezzi pesanti sopra le 7,5 tonnellate. La situazione più critica è però quella dell’Abruzzo: la Regione ha avviato le procedure per la richiesta dello stato d’emergenza e il ministro Pinotti ha annunciato l’arrivo dell’esercito per liberare le strade dai cumuli di neve, alti fino a due metri. Mezzi spazzaneve sono in arrivo anche dal Trentino Alto Adige.
QUASI un quarto della popolazione, circa 200 mila persone, è senza luce a causa dei problemi che hanno riguardato sia la rete gestita da Enel sia quella dell’alta tensione, che invece è di competenza di Terna. Migliaia di cittadini sono ancora al buio. Secondo Enel sono state ripristinate le utenze relative ad almeno 100mila clienti. La provincia di Teramo è quella più colpita, con oltre 90mila utenze disalimentate e altri cinquemila cittadini hanno problemi di carenza idrica: «Siamo oltre le nostre possibilità» ha sottolineato il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino, mentre il sindaco ha disposto la chiusura di scuole e uffici pubblici.
DISAGI importanti anche ad Atri, dove per l’emergenza idrica è a rischio anche l’ospedale, e a Chieti e L’Aquila: le scuole resteranno chiuse anche oggi e domani. Situazione difficile anche nelle zone terremotate, al confine tra Marche e Lazio e nell’area di Norcia. In alcune frazioni è caduto un metro di neve, la Protezione civile delle Marche ha chiesto l’intervento dei militari nei comuni di Pievetorina, Visso, Bolognola, Ussita.
VIDEO Neve, i tir in difficoltà
AD AMATRICE non vengono segnalati problemi particolari per la viabilità ma il sindaco Sergio Pirozzi, per evitare rischi in vista delle nevicate annunciate per oggi, ha disposto la chiusura delle scuole. Non è stata invece la neve ma le temperature polari – -30 sul Monte Bianco, -24 sulla Marmolada mentre la città più fredda è risultata Aosta, con -6 di massima – e il forte vento a provocare i disagi al centronord. La bora ha soffiato a Trieste fino a 140 km orari mentre in Toscana le raffiche hanno raggiunto i 110 km, scoperchiando anche l’hangar che ospita l’elisoccorso del 118 di Grosseto. Sempre a causa del vento sono saltati i collegamenti marittimi in Sardegna e dalla costa toscana per l’Elba, Capraia e il Giglio.
IN LIGURIA le raffiche hanno alimentato gli incendi sopra le alture di Genova, già favoriti da un lungo periodo senza precipitazioni. Una situazione che è destinata a rimanere tale per almeno altre 48 ore. Il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso una nuova allerta meteo che prevede ancora nevicate su Umbria orientale, Marche, Abruzzo e Molise, con quota neve al di sopra dei 100-300 metri, e su Sardegna, Lazio orientale, Basilicata e Puglia, con quota neve al di sopra dei 400-600 metri.