Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Previsioni meteo, super caldo. Valpadana rovente, Bologna verso 40°. Allarme siccità

Milano toccherà i 37 gradi, Firenze 35. Anche di notte non ci sarà tregua. Cresce il livello di ozono in Lombardia. Dalla scorsa primavera la mancanza d'acqua pari all'intero lago di Como

Previsioni meteo, caldo oltre 40 gradi sull'Italia (foto iStock)

Roma, 21 giugno 2017 - E' allarme caldo, siccità e qualità dell'aria. Le previsioni meteo annunciano temperature in aumento durante tutta la settimana, fino al weekend. Inoltre la mancanza d'acqua comincia a diventare davvero un problema particolarmente grave. Infine si aggiunge l'ozono, che in diverse zone ha raggiunto soglie di attenzione. Il meteo.it sostiene che il caldo di questi giorni batterà i record del 2003, con 39 gradi che si registreranno a Bologna, 38 a Bolzano, 37 a Milano, 35 a Firenze. "In alcune zone, come tra il Modenese, il Mantovano e il Ferrarese occidentale potrebbero superare i 40 gradi".

"Punte di 38 gradi, apice nel weekend"

Almeno fino a domenica l'alta pressione occuperà stabilmente tutta l'Italia, determinando così giornate prevalentemente soleggiate, spiegano i meteorologi di Meteo.it, con pochi temporali pomeridiani confinati sui rilievi. Le temperature faranno registrare valori in generale elevati, con caldo e afa destinanti ad aumentare ulteriormente, fino a raggiungere l'apice nel fine settimana, con massime per lo più fra 30 e 35 gradi e punte fino a 37-38 gradi. Questa ondata di caldo sarà più intensa delle precedente sia come intensità del fenomeno che come durata.

"Umidità in aumento, nessuna tregua anche di notte"

Nei prossimi giorni - segnalano ancora gli esperti -, a causa del rinforzo dell'alta pressione sub-tropicale, assisteremo a un disagio crescente sia a causa delle temperature diurne che di quelle notturne: queste ultime, in molte zone, col passare dei giorni saranno anche superiori ai 20 gradi. L'ondata di caldo in arrivo risulta più intensa delle precedente sia come intensità del fenomeno che come durata. I tassi di umidità saranno in graduale aumento e verso la fine della settimana facilmente raggiungeremo picchi di 37-38 gradi con temperature percepite intorno ai 40 gradi.

"L'attenuazione del caldo sarà lenta"

Andrà meglio su medio termine, ma non dovrebbero esserci stravolgimenti. Nel corso degli ultimi giorni di giugno - spiega Meteo.it - il tempo sulle regioni settentrionali diverrà più variabile (con rovesci e temporali soprattutto sulle zone alpine e prealpine). Si assisterà inoltre a una lenta attenuazione del caldo, specialmente al Nord. Al Centro Sud la probabilità di precipitazioni resterà bassa anche a fine mese e l'ondata di calore durerà più a lungo, specie al Sud, probabilmente fino all'inizio di luglio.

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"Cresce il livello di ozono in Lombardia"

Ventilazione in diminuzione e temperature in risalita sono le condizioni atmosferiche che stanno portando i livelli di ozono in Lombardia - comunica l'Arpa regionale - sopra la soglia di informazione di 180 micro grammi per metro cubo come massima media oraria, soprattutto nella zona pedemontana e nella fascia prealpina, dove le emissioni provenienti dalle aree urbane favoriscono la formazione di questo inquinante. Il 20 giugno, ultimo giorno di dati disponibili, le centraline della rete di rilevamento della qualità dell'aria hanno registrato il picco massimo regionale a Erba, in provincia di Como, con 238 micro grammi per metro cubo. La soglia di informazione è stata superata anche nelle province di Varese con un massimo di 205 a Busto Arsizio, di Lecco con 204, Milano con 215 di picco a San Giuliano Milanese, Monza-Brianza con 207. La soglia di informazione non è stata superata a Bergamo e Cremona.

La massima media mobile su 8 ore ha comunque superato in modo diffuso il valore obiettivo per la protezione della salute, pari a 120 micro grammi per metro cubo in tutta la regione. Il decreto legislativo 155/2010 prevede per l'ozono una soglia di informazione e una di allarme. La soglia di informazione, fissata in 180 micro grammi per metro cubo come media oraria, viene definita come il livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione e il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni adeguate e tempestive. La soglia di allarme di 240 micro grammi per metro cubo invece rappresenta il livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per la popolazione e il cui raggiungimento impone di adottare provvedimenti immediati. Il valore obiettivo per la protezione della salute, in base alle rilevazioni condotte sugli ultimi 3 anni di misura, è di 120 microgrammi/m3 come massima media mobile giornaliera calcolata su otto ore, da non superare per più di 25 giorni per anno civile, come media su 3 anni.

"Mancanza d'acqua pari all'intero lago di Como"

Anche la mancanza d'acqua sta diventando drammatica, soprattutto considerando che l'estate è appena iniziata. Un volume d'acqua pari all'intero lago di Como è "mancato all'appello" la scorsa primavera, che ha registrato un deficit di pioggia di 20 miliardi di metri cubi sull'intero territorio nazionale. Il calcolo è dei meteorologi di Meteo.it-Centro Epson Meteo, che parlano di "siccità cronica" e di un mese intero di precipitazioni in meno rispetto alla media dall'inizio del 2017. "In Italia il clima da inizio anno - spiegano - è stato estremamente siccitoso e caldo. Nonostante la parentesi dei primi due mesi del 2017, piuttosto piovosi rispettivamente al Centro Sud e al Nord, le temperature medie da inizio anno si consolidano a +0,9 gradi sopra la media, mentre le precipitazioni presentano un deficit di -21% a livello nazionale". Simone Abelli, meteorologo di Meteo.it, spiega che "questo significa che mediamente manca un quinto della pioggia in soli 5 mesi, in pratica la pioggia di un mese intero, condizione grave anche perché stiamo andando incontro alla stagione secca. Calcolando il deficit di pioggia da dicembre ossia da quando si è reso evidente il problema della siccità, ne scaturisce un'anomalia di -33%, pari a un terzo delle precipitazioni in meno in 6 mesi: in pratica due mesi di pioggia in meno alle soglie di giugno che, in perfetta continuità con il periodo precedente, sta mostrando un'ulteriore estremizzazione di quelle preoccupanti anomalie termo-pluviometriche". All'Emilia Romagna e la Toscana che avevano già dichiarato lo stato di emergenza regionale per la crisi idrica, si sono aggiunte in queste ore anche il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna. Quest'ultima ha chiesto al governo lo stato di calamità naturale.