Roma, 17 gennaio 2017 - Neve senza sosta sulle regioni adriatiche del Centro Italia. E le previsioni meteo non parlano di miglioramenti ancora per un po'. In Abruzzo in particolare, ancora preda del maltempo, è emergenza. Bufere di neve in tutta la regione. Scuole chiuse in molti Comuni della regione tra i quali Pescara, Teramo, Lanciano, Montesilvano, Fossacesia, Penne, Roseto e Silvi. A Chieti, dove è caduto un metro di neve, le scuole rimarranno chiuse fino a giovedì compreso. Sulla A24 nevica tra la Valle del Salto e Teramo e c'è il divieto di transito ai mezzi pesanti superiori a 7,5 tonnellate.
Previsioni meteo, altri due giorni di neve. Nuova allerta maltempo
SENZA ELETTRICITA' - La Regione Abruzzo ha avviato le procedure per la richiesta dello stato di emergenza nazionale. La situazione, con 160mila utenze senza elettricità, cioè oltre 300mila persone, è peggiore anche dell'eccezionale ondata di maltempo del marzo 2015, quando rimasero disalimentate circa 120mila utenze (circa 250mila persone).
ARRIVA L'ESERCITO - "Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, - ha reso noto il governatore Luciano D'Alfonso - mi ha appena comunicato che il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito ha dato disposizioni per fare avvicinare da Foggia i mezzi e gli uomini occorrenti per le operazioni ritenute necessarie, a seguito di puntuale istruttoria tecnica dei Prefetti competenti".
MARCHE, NEVE COPIOSA - La neve che cade da stanotte sta creando problemi nelle Marche, soprattutto nell'entroterra e nelle zone terremotate. Pesante la situazione nell'Ascolano, con frazioni letteralmente ricoperte dalla neve - una coltre di circa un metro - e disagi alla circolazione sulla Salaria come su tutta la rete stradale per piante cadute e auto intraversate. Oltre mezzo metro di neve in provincia di Macerata (n città 40 centimetri), con notevoli disagi nei comuni colpiti dal sisma. È nevicato anche a Fermo per tutta la notte e nei comuni limitrofi. A Piandelmedico, tra Jesi Ovest e Cingoli, tre mezzi pesanti sono rimasti bloccati in una strada in salita.
VIDEO Neve, i tir in difficoltà
Le previsioni meteo non prometttono miglioramenti imminenti. Molte le scuole chiuse in tutta la regione. Numerose le difficoltà, sintetizzate dal sindaco di Acquasanta Terme (Ascoli Piceno) Sante Stangoni: "Siamo di nuovo in ginocchio: abbiamo un metro di neve, frazioni isolate, manca la luce, e la Salaria è bloccata. Ci serve aiuto". Neve alta, con cumuli fino a un metro e mezzo a Bolognola, nell'entroterra maceratese. Chiesta la presenza dell'Esercito, già operativo a Pieve Torina. Anche nelle Marche manca l'elettricità a macchia di leopardo: al momento le utenze senza luce sono circa 20mila, di cui 12mila nell'Ascolano, 2.500 a Fermo, 2.200 a Macerata e 1.000 a Pesaro.
UMBRIA - Nevica anche oggi a Norcia e nelle altre località della Valnerina colpite dal terremoto. Da ieri sera, la giunta comunale di Norcia ha fatto arrivare dei camper che sono stati posizionati nelle frazioni del territorio: serviranno ad ospitare le persone, soprattutto allevatori e imprenditori agricoli, molti dei quali anziani, che sono rimaste a vivere in tenda nei pressi delle loro abitazioni danneggiate dal sisma. Per quanto riguarda la neve, è l'intera fascia appenninica dell'Umbria ad esserne stata interessata tra la notte scorsa e stamani ma - secondo quanto riferisce la polizia stradale - non si registrano difficoltà particolari per la circolazione, a parte il valico del Verghereto e quello della Contessa, dove si transita solo con catene. Poca neve a Perugia città, dove solo i tetti sono imbiancati.
PUGLIA, UN MORTO - Un uomo di 67 anni, Cataldo Monaco, è morto a causa del freddo dopo essersi addormentato in strada a Ceglie Messapica, nel Brindisino. La notizia, riportata da quotidiani locali, è stata confermata dai carabinieri. L'uomo è stato trovato ieri mattina assiderato nei pressi del centro storico, in cui viveva da solo. A dare l' allarme alcuni passanti. Monaco, che era senza documenti, è stato portato in ambulanza all'ospedale di Francavilla Fontana, dove è morto poco dopo.
TRIESTE, BORA A 140 KM/H - Intanto un fortissimo vento di bora si è abbattuto su Trieste: soffia intorno agli 80 chilometri all'ora, con raffiche che hanno toccato i 141 km/h. Superlavoro i Vigili del Fuoco che sono chiamati, tra ieri sera e questa mattina, in una trentina di interventi per rimuovere grossi rami spezzati, antenne pericolanti, cornicioni che precipitando hanno danneggiato i veicoli posteggiati, un cavo elettrico si è rotto davanti al mercato coperto, allertata anche la municipalizzata in quanto numerose sono state le segnalazioni dei cittadini per cassonetti pericolosamente spostati dalla bora in mezzo alla carreggiata.
VIDEO Raffiche a 140 km/h, telecamera rischia di volare - La bora spazza Trieste, la scena dall'alto
TOSCANA - Anche la Toscana è sferzata dall'ondata di maltempo. Dopo l'allerta arancione, scattata da ieri sera, è caduta la neve su tutti i rilievi e vento forte e freddo, che abbassa anche di molti gradi la temperatura causando pericolose lastre di ghiaccio sulle strade, soprattutto nelle prime ore del mattino e la sera. Il rischio neve permane fino a domani. Al lavoro i mezzi spargisale e spalaneve. A Firenze, dove viene consigliato di limitare gli spostamenti, oggi rimarranno chiusi, per motivi di sicurezza, tutti i parchi e giardini comunali. Nel resto della regione, sui rilievi dell'aretino i passi sono aperti. A Prato chiuse tutte le scuole, come anche gli impianti sportivi all'aperto, le aree verdi, parchi e giardini pubblici e i cimiteri. A Livorno chiusi i parchi pubblici. Sull'Appennino Pistoiese e Pratese, come sul Mugello, sulle colline fiorentine, sul resto dell'aretino, sul senese, sul grossetano, possibili nevicate, localmente abbondanti in prossimità dell'Amiata.
(Nella foto il circuito del Mugello innevato)
VIDEO La neve sul Passo della Colla
LE PREVISIONI METEO - Come annunciato, continuerà almeno fino a giovedì l'ondata di freddo. Il meteorologo di 3bmeteo.com Francesco Nucera sottolinea che "quella in atto eètra le più lunghe ondate di maltempo invernali degli ultimi anni. "La discesa di una massa d'aria decisamente fredda dal Nord Europa - spiega - ha dato vita ad una bassa pressione sul Mediterraneo. Essa è praticamente bloccata sui nostri mari dall'alta pressione che pone i suoi massimi sull'Europa centro settentrionale. L'aria fredda poi converge con quella più umida mediterranea responsabile del peggioramento. Il maltempo coinvolge soprattutto le Regioni del Centro Sud, mentre il Nord Italia risulta ai margini". Fino a giovedì quindi non ci sarà tregua.