Roma, 3 febbraio 2016 - Le previsioni meteo sono chiare: si cambia. Una perturbazione proveniente dal centro Europa porterà nelle prossime ore un'ondata di maltempo sull'Italia. Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un'allerta meteo che prevede, a partire dalla serata di oggi, venti forti su Piemonte, Emilia Romagna, Sardegna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise. Intensità di burrasca (raffiche localmente fino a 80-100 km/h) al Centrosud. Dalle prime ore di domani, inoltre, sono previste nevicate sopra i 500-700 metri sull'Abruzzo, a quote più alte al Sud. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare criticità idrogeologiche e idrauliche. Inoltre, dal primo mattino di domani, si prevedono venti forti da Nord, con rinforzi di burrasca, su Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia con mareggiate lungo le coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per domani criticità gialla per rischio idrogeologico localizzato su Abruzzo, Marche e Umbria.
Dopo parecchie giornate con valori decisamente oltre le medie stagionali (ad esempio questa mattina alle 7 sono state registrate minime intorno ai 10 gradi sulla maggior parte dell'Italia) le minime domani vedranno valori vicini allo zero e anche sottozero in alcune città del Centronord. Previsti ad esempio -2 gradi per Bolzano, Torino, -1 grado per Novara, zero gradi per Aosta. I forti venti faranno aumentare decisamente la sensazione di freddo, soprattutto sull'Adriatico e al Sud.
Insomma, dopo giorni di tempo stabile, l'inverno torna con prepotenza sullo Stivale. Venerdì si ristabilirà temporaneamente l'alta pressione, mentre per il fine settimana si conferma il passaggio di una perturbazione atlantica un po' più intensa, i cui effetti si manifesteranno soprattutto domenica al Nord e nelle regioni tirreniche. Torneranno in particolare le nevicate, che in tutto il versante sud delle Alpi oltre i 1000-1500 metri risulteranno più diffuse e abbondanti. Nel dettaglio sabato dal pomeriggio avremo le prime deboli precipitazioni su Nordovest e localmente in Toscana, ma la parte più attiva della perturbazione transiterà nella giornata di domenica e porterà preziose precipitazioni al Nord, in zone che non ricevono acqua da mesi, nelle regioni tirreniche e Sardegna. Si allevierà in parte la grave siccità e le precipitazioni al Nord saranno significative, ma non molto durature. In gran parte delle zone del Nordovest e sulle fasce alpine e prealpine potranno cadere anche 30-50 litri al metro quadro.
Per i prossimi 10 giorni non ci saranno ondate di gelo sull'Italia e il clima sarà più autunnale che invernale con diversi passaggi di perturbazioni atlantiche che determineranno continui sbalzi termici. La perturbazione in arrivo nel fine settimana sarà di stampo quasi autunnale e non sarà accompagnata da aria molto fredda, ma da umidi e relativamente miti venti meridionali. La prossima settimana, dunque, le temperature saranno in linea con la media stagionale o leggermente al di sopra. Ancora molto incerte le previsioni per la seconda metà del mese.