Domenica 4 Agosto 2024

Prete arrestato : "Sesso con un 12enne in cambio di regali"

Genova, vittima un chierichetto della sua parrocchia

Per soddisfare i suoi appetiti pedofili il prete non badava a spese. Ogni volta che incontrava la sua preda, padre Andrea Melis, 60 anni, gli regalava soldi, parecchi soldi (fino a 200 euro), tute di marca, videogiochi e sigarette. In un caso si era spinto addirittura a comprare, per quel chierichetto che teneva in ’particolare’ considerazione, un telefonino da 800 euro.

I due si erano conosciuti a Finale ligure nel Savonese, dove Melis era parroco. Le violenze, andate avanti per tre anni, sono iniziate quando la vittima non era ancora 13enne. Trasferitosi a Genova per studiare, il ragazzino aveva continuato a incontrarsi con il prete nell’appartamento di quest’ultimo all’interno del plesso scolastico dove l’uomo di Chiesa era direttore.

Sesso in cambio di regali. È grave il quadro accusatorio ai danni del religioso appartenente all’Ordine dei Padri Scolopi. Sotto inchiesta per violenza sessuale su minore, Melis, fino a giugno presidente di Fidae Liguria (Federazione di scuole cattoliche primarie e secondarie), è finito ai domiciliari anche per prostituzione minorile e tentata violenza sessuale almeno su altri due adolescenti.

I rapporti fra il presbitero e il chierichetto si sono conclusi solo nel giugno scorso. In una chat il prete lo chiama ’tesoro’, ’amore’, gli manda foto hot e di gadget erotici. A far scattare le indagini è stata la famiglia del ragazzino, insospettita per i troppi regali ricevuti dal giovane. Sin dall’inizio, avendo intuito che qualcosa non andava, i familiari avevano suggerito all’adolescente di non accettare più regali da quell’uomo di Chiesa.

Di fronte alla scabrosa vicenda, la Curia di Genova in una nota esprime vicinanza alle vittime e dichiara che, venuta a conoscenza delle accuse, ha aperto un procedimento canonico e, informato l’ex Sant’Uffizio, sospeso il religioso. Un provvedimento "tempestivamente adottato", si legge nell’ordinanza di custodia cautelare del gip per il quale Melis ha agito sotto "la spinta di impulsi perversi".

Giovanni Panettiere