Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Caso Pozzolo, Fratelli d’Italia verso la sospensione: “Indifendibile”

Il ferito valuta la querela. Avviato iter per sequestrare altre 6 armi al deputato. Il testimone sicuro: “Ha sparato lui”

Emanuele Pozzolo con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni (Ansa)

Emanuele Pozzolo con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni (Ansa)

Biella, 3 gennaio 2024 – La prefettura di Biella ha avviato la procedura per ritirare altre sei armi in possesso di Emanuele Pozzolo, il deputato dalla cui pistola nella notte di Capodanno è partito un proiettile che ha ferito lievemente uno dei presenti a una festa, nel Biellese. Solo la mini pistola che nella notte di Capodanno ha sparato è stata finora sequestrata nell'immediato, dai carabinieri, che indagano sull'accaduto, coordinati dalla procura locale. Per le altre sei armi non sarà un sequestro immediato: la legge prevede infatti che Pozzolo possa presentare le controdeduzioni entro una settimana. Se non dovessero essere accolte, i carabinieri potranno procedere al sequestrare pistole e fucili di proprietà del deputato di Fratelli d'Italia. A quel punto Pozzolo potrà comunque ricorrere al Tar entro sessanta giorni o presentare nei successivi tre mesi un ricorso straordinario al presidente della Repubblica.

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Verso la sospensione

Ma la situazione è incandescente e nei confronti del parlamentare è atteso a breve un provvedimento del partito. A comunicarlo potrebbe essere la stessa presidente del consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa. Dentro FdI, quasi tutti lo considerano “indifendibile”. Meloni viene descritta come molto, molto irritata. Per il momento, il provvedimento di cui si parla è la sospensione dal partito. Poco cambia che venga inflitta o che arrivi con un atto imposto a

Pozzolo, un'autosospensione.

Il ferito valuta querela

Il legale del ferito, intanto, valuta querela. "Nei prossimi giorni valuteremo: ci sono due mesi di tempo per depositare la querela", conferma l'avvocato Marco Romanello, il legale di Biella a cui si è rivolto Luca Campana, il 31enne elettrotecnico rimasto ferito, genero di un uomo della scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, anch’egli alla festa i cui locali erano stati presi in affitto dalla sorella Francesca, che è sindaca di Rosazza.

Luca Campana, il 31enne di Candelo (Biella) rimasto ferito la notte di Capodanno a Rosazza dal proiettile partito dalla mini pistola del deputato Emanuele Pozzolo (Ansa)
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Il testimone: “Ha sparato lui”

Un testimone, intervistato da Repubblica, è sicuro che sia stato proprio Pozzolo a sparare, nonostante lui neghi.  "Abbiamo avuto tutti paura, c'erano dei bambini – racconta il testimone, un agente di polizia presente alla festa – Pozzolo è arrivato a fine serata, stavamo andando via: era allegro, ha tirato fuori la pistola senza che nessuno glielo avesse chiesto e all'improvviso è partito lo sparo". Il deputato impugnava la pistola quando è partito il colpo, "la stava facendo vedere ai presenti. In un attimo si è sentito il botto dello sparo, ha rimbombato".

Il testimone assicura che Pozzolo non abbia estratto la pistola, magari per tirare un colpo in aria: "eravamo all'interno di una sala. Ha iniziato a mostrarla ai presenti, come se io tirassi fuori l'arma di ordinanza per fare lo stesso, una follia. In un secondo è partito il colpo". E quanto al fatto che Pozzolo ha detto che non è stato lui a sparare dice: "È successo sotto i miei occhi, come me l'hanno visto anche altre persone presenti. Abbiamo tutti rilasciato le nostre dichiarazioni ai carabinieri. È stata una leggerezza - sottolinea - poteva costare davvero cara a quel ragazzo, che è un gran lavoratore, un padre di famiglia con due bambini piccoli". 

Fuoco di fila dalle opposizioni

E dalle opposizioni – e anche dall’Anpi – è fuoco di fila. “Ma quanto dobbiamo aspettare ancora per sentire pubblicamente qualcosa dalla Presidente del Consiglio sul parlamentare pistolero del suo partito? È un evento di imbarazzante e di grave enormità politica e istituzionale. Il silenzio è irresponsabile”, dichiara il presidente nazionale dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo.

''La presidente Meloni fa sapere tramite indiscrezioni di essere molto infuriata per il caso Pozzolo-Delmastro: e meno male, ma non ci basta. Siamo di fronte ad un caso grave. È inquietante che un deputato giri armato, e non si sa per quali specifici e fondati motivi di sicurezza, e usi la pistola come fosse un giocattolo. Il sottosegretario Delmastro ha mostrato di non ricoprire il suo incarico con disciplina e onore.

Meloni deve intervenire concretamente dando un segnale chiaro a tutta la sua classe dirigente, richiamandola a responsabilità e serietà". Così la presidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana Zanella.