Roma, 4 gennaio 2024 – Svolta sul caso di Emanuele Pozzolo deputato di Fratelli d'Italia accusato di aver sparato con la sua pistola la notte di Capodanno ferendo uno dei partecipanti alla festa alla Pro loco di Rosazza. Luca Campana, l’elettricista 31enne rimasto ferito dal colpo esploso, ha presentato una querela in procura, a Biella, nei confronti del parlamentare. Si sono così cristallizzate le condizioni di procedibilità per l'applicazione del reato di lesioni. Campana si è presentato negli uffici della procura in qualità di persona offesa insieme all'avvocato Marco Romanello. Sentito dai pm, ha negato di aver maneggiato la pistola nel momento in cui è partito lo sparo. Oggi Giorgia Meloni, in conferenza stampa ha annunciato di aver chiesto il deferimento di Pozzolo al collegio dei probiviri del partito.
Campana: “Non ho sparato io”
Campana è stato quindi ascoltato in procura. Già stamattina erano filtrate le sue dichiarazioni ferme in merito alle parole del deputato di Fdi che, negando sin dall’inizio di “essere stato lui a sparare”, aveva ipotizzato che il 31enne si fosse “ferito da solo” durante il veglione. “Assolutamente no. Non è andata come dice Pozzolo”, la versione di Campana secondo quanto riportava Il Messaggero. “Io non ho mai toccato quella pistola, figuriamoci se l'ho raccolta dal pavimento”, avrebbe detto il 31enne. Il suo legale Marco Romanello si è detto oggi moderatamente ottimista sulle sue condizioni di salute. "Va un pochino meglio".
L'inchiesta, in attesa del test dello Stub analizzato dai Ris di Parma, verte sulle testimonianze dei partecipanti alla festa che paiono convergere: era il deputato di FdI a tenere sul palmo la mini pistola, una calibro 22 di dieci centimetri di lunghezza e 130 grammi di peso.
"Non l'ha puntata contro nessuno, l'aveva in mano e probabilmente è partito il colpo. Involontariamente di sicuro sì, ma questo colpo è partito”, ha raccontato uno dei presenti. Che, come gli altri, non si capacita del fatto che Pozzolo abbia tirato fuori di tasca la pistola. “Non riusciamo a capire, non c'era nessun motivo - afferma -. Era l'una e mezza e fino a quel momento nessuno di noi aveva esploso nemmeno un botto. Siamo contrari, c'erano dei bambini e anche degli animali domestici. Questa persona peraltro non era nemmeno invitata alla festa, è passata di lì giusto per fare gli auguri”, spiegano le testimonianze. Un'altra testimonianza raccolta dalla Stampa riporta le parole che Pozzolo avrebbe pronunciato quella sera: “Sono rovinato”.
Possibile perizia balistica
Intanto, secondo quanto si apprende da fonti investigative, la procura della Repubblica di Biella incaricata del caso potrebbe richiedere una perizia balistica per accertare la dinamica dello sparo che è stato esploso dalla pistola del parlamentare. Un accertamento tecnico – viene spiegato – che potrebbe contribuire in modo molto rilevante a capire la dinamica dell'episodio.
Nelle ultime ore sta anche montando la polemica sulle armi che Pozzolo aveva in casa. Si attendono poi gli esiti del test sulla polvere da sparo dei Ris di Parma, che non ha però i vestiti del deputato di FdI, negati in forza dell'immunità parlamentare.
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