Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Ponte Morandi, consegnate le prime case agli sfollati. Il moncone scricchiola

Rumori sospetti provenienti dalla struttura. Pm: pronti ad abbatterlo. Autostrade: dalle 11 pedaggio gratis su rete di Genova, e rimborsi. Atlantia: "Con noi meno vittime" VIDEO Il crollo ripreso dalle telecamere di sicurezza

Scricchiola il moncone del Ponte Morandi (Lapresse)

Scricchiola il moncone del Ponte Morandi (Lapresse)

Genova, 20 agosto 2018 - Sono state consegnate le prime cinque case agli sfollati per il crollo di ponte Morandi. In totale sono state sistemate 21 persone,  tra cui bambini piccoli (uno ha 3 mesi) e anziani non autosufficienti.  Nel frattempo è stato sospeso il recupero dei beni dalle palazzine minacciate. Nella notte e anche stamani sono stati uditi scricchiolii provenire dalla struttura danneggiata. Di conseguenza i vigili del fuoco hanno deciso di interrompere le operazioni per portar via masserizie e oggetti personali dalle abitazioni evacuate. 

Sono stati gli stessi cittadini a dare l'allarme e subito sono stati attivati accertamenti tecnici con l'immediata chiusura della zona rossa anche ai mezzi di soccorso. A riguardo la procura di Genova si è detta pronta, in caso di concreto pericolo, ad autorizzare l'abbattimento del moncone del ponte, già sequestrato il 17 agosto scorso e che si trova sopra gli edifici evacuati di via Porro. 

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VIDEO Il crollo ripreso dalle telecamere di sicurezza

LE CAUSE - Intanto si continua a indagare sulle cause che hanno portato al cedimento del viadotto. "Il carro ponte, struttura che ha un peso nell'ordine di alcune tonnellate, montato per i lavori che erano già in corso da aprile sulla soletta del ponte, potrebbe aver avuto un ruolo nel crollo del viadotto Morandi", dice Antonino Saggio, architetto e urbanista che insegna Progettazione Architettonica e Urbana all'università La Sapienza di Roma. "I lavori in corso - spiega all'agenzia Ansa - in edilizia possono diventare una concausa, se non una causa di un crollo, quando si ha a che fare con un corpo già 'malato', come in questo caso".

Anche la Procura, impegnata nell'indagine sul disastro, sta facendo attenzione al carro ponte attaccato all'impalcata di Ponte Morandi: "Ha certamente aumentato il peso e potrebbe aver contribuito al cedimento di parte del viadotto". I pm inoltre tra i reati ipotizzati finora, cioè omicidio colposo plurimo aggravato, attentato alla sicurezza dei trasporti e disastro colposo, stanno valutando anche la possibbilità di inserirvi, appena vi siano iscrizioni nel registro degli indagati, anche l'omicidio stradale colposo aggravato.

La commissione del Mit: probabili "concause" all'origine del crollo

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PEDAGGIO GRATIS A GENOVA - Dalle 11 di oggi non verrà chiesto il pagamento del pedaggio sulla rete genovese, il provvedimento era stato annunciato nella conferenza stampa di sabato 18 agosto. Autostrade per l'Italia, in una nota, precisa inoltre che, con una semplice dichiarazione (recandosi presso i Punto Blu di Genova Ovest e Genova Sampierdarena, oppure scrivendo a info autostrade.it) coloro che hanno pagato il pedaggio sulle tratte interessate a partire dal 14 agosto potranno chiederne il rimborso. Solo ieri il papà di Luigi Matti Altadonna, una delle 43 vittime, aveva raccontato il suo dolore per aver dovuto pagare il passaggio su quel tratto.

Il transito gratuito per chi viaggia, andata e ritorno, sui seguenti percorsi:

Genova Ovest - Genova Bolzaneto,  Genova Prà - Genova Aeroporto,  Genova Prà - Genova Pegli,  Genova Pegli - Genova Aeroporto. 

Ai possessori di Telepass i transiti a partire dal 14 agosto sulle tratte in questione non verranno fatturati, senza alcuna segnalazione. Sempre sul piano mobilità, su iniziativa dell'assessore comunale alla Mobilità Stefano Balleari e del direttore generale di Amt Stefano Pesci, resterà inoltre aperta la metropolitana 24 ore su 24, e sarà fruibile gratuitamente nel tratto tra le stazioni di Dinegro e Brin, la più vicina all'area di via Fillak e del crollo del ponte Morandi. 

Autostrade ha inoltre risposto all'appello lanciato da un giovane sulla piattaforma Change.org e ha istituito un nuovo fondo per le vittime del Viadotto Polcevera. I soldi raccolti si aggiungeranno allo stanziamento nei confronti del Comune di Genova annunciato nella conferenza stampa di sabato scorso per soddisfare le prime esigenze delle famiglie colpite dalla tragedia e i bisogni degli sfollati. Per raccogliere bisogni e richieste, la società ha aperto un punto all’interno del Centro Civico di Buranello. Le richieste potranno essere inviate anche via mail all’indirizzo [email protected]

ATLANTIA: CON NOI MENO VITTIME - Dopo le scuse di Autostrade nei giorni scorsi, parla Atlantia, la società che fa capo alla famiglia Benetton. Grazie all'impegno di rafforzare i livelli di sicurezza, si legge in una nota, "che prima della privatizzazione erano drammaticamente inferiori, con l'attuale gestione abbiamo raggiunto il risultato di far diminuire drasticamente le vittime degli incidenti registrati sulle tratte autostradali da noi gestite: dalle 420 vittime nel 1999, ultimo anno di gestione pubblica, alle 119 nel 2017". I dirigenti della società spiegano di aver "ritenuto doveroso mantenere il silenzio per il rispetto dovuto alle persone che hanno perso la vita". "È questo il 'risparmio pesante' che la nostra azienda ha realizzato in questi 18 anni di privatizzazione ed è del risparmio, ogni anno, di queste 300 vite, che continuerà ad alimentarci per migliorarci negli anni a venire. Se ci sarà consentito di farlo", sottolineano i dirigenti nella nota. E spiegano: "Noi rappresentiamo i dirigenti di questo gruppo e della Società Autostrade per l'Italia, la metà di noi erano presenti nella Società Autostrade all'epoca della sua privatizzazione del 1999 e, dunque, testimoni di quello che eravamo e di quello che con la privatizzazione si è fatto in questi ultimi 18 anni in tema di sicurezza". "Siamo manager, professionisti, siamo uomini e donne che in questi anni hanno lavorato per migliorare e rendere più sicura la rete autostradale gestita da Autostrade per l'Italia, attraverso interventi profondi e impegnativi come - solo per fare qualche esempio concreto - gli ampliamenti a tre e quattro corsie delle tratte a più alto traffico".

METROPOLITANA GRATIS TRA BRIN-DINEGRO - La metropolitana resterà aperta 24 ore su 24, e sarà fruibile gratuitamente nel tratto tra le stazioni di Dinegro e Brin, la più vicina all'area di via Fillak e del crollo del ponte Morandi. E' stato deciso dall'assessore comunale alla Mobilità Stefano Balleari e dal direttore generale di Amt Stefano Pesci. Iniziativa presa per venire incontro alle esigenze della popolazione che utilizza quel percorso, divenuto molto importante dal punto di vista della mobilità dopo il crollo che ha bloccato i collegamenti autobus urbani da Sampierdarena diretti verso la Val Polcevera per la chiousura sulle due direttrici nord-sud nel tratto che passa sotto quanto resta del viadotto. Metro aperto di notte: da domenica a giovedì, dalle ore 21 alle ore 6, è attivo un collegamento tra Brin e Dinegro con una frequenza di 10 minuti, mentre dalle ore 6 riprende il normale servizio diurno. Venerdì e sabato, sarà attivo da Brin a Brignole fino all'una e dall'una alle ore 6, il collegamento tra Brin e Dinegro avrà una frequenza di 10 minuti. Dalle ore 6 riprende il normale servizio diurno. Inoltre è previsto un bus navetta gratis, aggiuntivo, che collega dalle 6 alle 20 in entrambe le direzioni la stazione ferroviaria di Bolzaneto alla stazione Metro di Brin. 

GDF IN PROVVEDITORATO OPERE PUBBLICHE GENOVA - La Guardia di Finanza si è recata negli uffici del Provveditorato alle opere pubbliche di Liguria, Valle d'Aosta e Piemonte, in via Brigate Partigiane a Genova, per una normale acquisizione di atti nell'ambito dell'inchiesta sul crollo di ponte Morandi. Nel mirino della GdF anche il verbale della riunione dell'1 febbraio 2018 con cui il Provveditorato alle opere pubbliche di Genova rilasciò il parere obbligatorio sul progetto di ristrutturazione di ponte Morandi presentato da Autostrade e di cui parlano alcuni media. Infatti, da quanto scritto, fin da febbraio 2018 la gravità della corrosione dei tiranti alle pile 9 (quella crollata) e 10 del ponte autostradale Morandi era nota al Ministero delle Infrastrutture e a Società Autostrade. A firmare quell'intervento erano stati Roberto Ferrazza e Antonio Brencich, nominati presidente e membro esperto della Commissione d'indagine del Governo.

CHIUSO AL TRANSITO ALTRO PONTE - Sempre a Genova è stato interdetto il transito sul ponte del Lagaccio anche ai bus. Da ieri pomeriggio era stato disposto il senso unico alternato e vietato il passaggio ai mezzi superiori ai 75 quintali, mezzi pubblici esclusi. L'allarme era stato dato da un abitante della zona che, dopo il tragico crollo di Ponte Morandi, aveva segnalato che la struttura del Lagaccio era scesa nella parte mediana. Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco, che, dopo alcune verifiche, hanno deciso il provvedimento sul transito dei mezzi.