Genova, 4 febbraio 2024 – Prevenire, si sa, è meglio che curare. Soprattutto quando si parla di igiene orale. Sorprende quindi quanto accade in una scuola elementare di Quarto – quartiere residenziale di Genova – dove agli alunni è consentito lavarsi di denti soltanto dietro presentazione di un certificato medico.
Il caso è stato sollevato da un gruppo di genitori della primaria Palli. Chi non vuole che i propri figli rinuncino all’igiene dentale – tanto più in presenza di un apparecchio ortodontico – è costretto a rivolgersi al medico. "Non è chiaro il motivo per cui serva un certificato – protesta una mamma –. Forse il personale ausiliario non è in grado di gestire l’accesso ai bagni e provvedere alla pulizia dei lavandini dai residui di dentifricio. Ma qualunque sia la ragione, è inaccettabile".
Pronta la replica della scuola attraverso una collaboratrice del dirigente dell’Istituto comprensivo: "La richiesta non è dettata da motivi organizzativi legati al personale scolastico. Ci atteniamo a quanto stabilito dal ministero della Salute nel 2013 con le linee guida nazionali per la promozione della salute orale in età evolutiva, dove è indicato che dopo i 6 anni la fluoroprofilassi venga effettuata attraverso l’uso di un dentifricio contenente almeno 1000 ppm di fluoro, 2 volte al giorno. Quello che chiediamo alle famiglie è un filtro di comunicazione".
Il caso di Genova non è tuttavia isolato. Numerose le segnalazioni giunte negli ultimi anni da Nord a Sud. Ma dietro il divieto spesso si cela proprio la carenza di personale addetto alla vigilanza dei bambini e delle condizioni igieniche dei locali. Come accaduto nel 2022 a Milano, quando a una alunna di una scuola elementare fu proibito di lavarsi i denti anche a fronte della richiesta di uno specialista. "La dirigente – raccontò la madre della piccola – ci ha scritto che ’vi è purtroppo proporzione tra il personale a disposizione per la vigilanza e la cura dell’igiene dei locali scolastici e il numero dei bambini a cui avrei dovere di garantire accesso a locali opportunamente igienizzati e/o al lavaggio dei denti’".
E già nel 2012 alcune mamme a Bologna – sempre nel contesto di una Elementare – si erano rivolte all’Associazione medici dentisti e alla Ausl alla ricerca di maggiori spiegazioni. Sentendosi rispondere che la pratica è "rimessa alla discrezionalità delle singole scuole".