Domenica 5 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Piersanti Mattarella, due nuovi indagati. “Sono i killer”. Svolta a 45 anni dall’omicidio

Secondo quanto riportato da Repubblica, la Procura di Palermo avrebbe raccolto “nuove rivelazioni, nuovi dati e riscontri che rafforzano il quadro di accusa”. Il delitto fu compiuto il 6 gennaio 1980

Palermo, 1980. Viale della Libertà: Piersanti Mattarella è stato appena colpito a morte da killer mafiosi

Palermo, 1980. Viale della Libertà: Piersanti Mattarella è stato appena colpito a morte da killer mafiosi

Palermo, 4 gennaio 2025 – Ci sarebbe una svolta sull’omicidio di Piersanti Mattarella, ex presidente della Regione siciliana nonché fratello dell’attuale capo dello Stato. Secondo quanto scrive Repubblica, la Procura di Palermo ha iscritto nel registro degli indagati due persone ritenute gli assassini di Mattarella, ucciso il 6 gennaio del 1980 a Palermo in viale della Libertà sotto gli occhi della moglie Irma e dei figli, Bernardo e Maria.

L’accelerazione nell'inchiesta riaperta sull'assassinio del politico vedrebbe quindi al centro due "soggetti legati alla mafia accusati di essere i sicari dell'esponente della Dc", scrive il quotidiano che non riporta però i nomi dei due nuovi indagati.

Per l'omicidio Mattarella sono stati condannati solo i mandanti, i componenti della Cupola di Cosa nostra, mentre sono stati assolti Valerio ‘Giusva’ Fioravanti e Gilberto Cavallini, che erano finiti sotto inchiesta con l'accusa di essere i killer dell'ex governatore.  A ipotizzarlo era stato il giudice Giovanni Falcone che indagò sul delitto divenuto poi cold case.

"L'assassino di Mattarella –  si legge nell’articolo - è a volto scoperto e viene visto da almeno 5 testimoni: è un uomo sui 25 anni, con l'aspetto da bravo ragazzo, altro circa un metro e settante. Corporatura robusta, capelli castani. La vedova di Mattarella aiuta a disegnare l'identikit e poi riconosce il capo dei Nar, Valerio Fioravanti, nelle foto pubblicate dopo l'arresto, come una persona molto simile a lui". Adesso la Procura di Palermo ha raccolto "nuove rivelazioni, nuovi dati e riscontri che rafforzano il quadro dell'accusa nei confronti dei nuovi indagati". Riscontri che potrebbero condurre a un nuovo processo.