Roma, 24 agosto 2024 – Pidocchi nei bambini: sono aumentati i casi rispetto agli anni pre-pandemia? Risponde sì all’Adnkronos il pediatra Italo Farnetani. La sua premessa è che non esistono dati ufficiali, perchè la pediculosi – come ad esempio anche l’otite – “non rientra fra le problematiche soggette a denuncia obbligatoria”. Ma “da una mia inchiesta a campione fatta fra pediatri, medici e farmacisti in varie parti d'Italia risulta che attualmente ci sono più casi".
Abbiamo rivolto tre domande ad Annamaria Staiano, presidente nazionale Sip, la Società italiana di pediatria.
"Caldo e sovraffollamento fattori determinanti”
"Di sicuro – è il ragionamento della presidente Staiano – il caldo fa proliferare tutti gli agenti virali, parassiti e batteri. Quindi un aumento di casi di pediculosi si può verificare soprattutto nelle zone di sovraffollamento. Anche l’umidità favorisce lo sviluppo di questi microrganismi”.
Che consigli dare ai genitori?
"Ai genitori consiglio prima di tutto di curare l’igiene dei bambini e di fare attenzione ai segnali, come il prurito del cuoio capelluto. Verificando anche la presenza di questi piccoli microrganismi, fin dallo stadio larvale. Basta una sola persona a diffondere velocemente la pediculosi”.
"La pediculosi può tornare molte volte”
La pediculosi, ricorda l’esperta, può tornare molte volte. Anche per questo “una volta che sono stati individuati, è necessario fare più trattamenti e garantire soprattutto un’igiene che sia la più accurata possibile per evitare anche pidocchi allo stato larvale”.