Roma, 8 marzo 2024 – Philip Rogosky è sparito da Roma il 29 gennaio. Da allora gli avvistamenti del manager cinematografico di 56 anni, tedesco con cittadinanza italiana, sono stati continui. L’ultimo ieri 7 marzo in via dei Coronari. “Abbiamo verificato, non era lui”, racconta al telefono a Qn.net Maria Gaia Pensieri, criminologa e presidente del Comitato scientifico ricerca scomparsi.
"L’ultimo avvistamento ieri ma non era lui”
Spiega la presidente: “Ieri è stata fatta una ricerca puntuale, dopo la segnalazione di una giornalista. Era in auto con le figlie, si è fermata. Ha parlato di un uomo che indossava jeans oversize. Come facciamo ad essere sicuri che non fosse lui? Perché ci sono decine di persone, amici, che lo cercano e hanno verificato”.
Cosa può essere successo?
Ma come si spiega questo mistero? Perché un professionista affermato, con una bella famiglia, è sparito così, svanito nel nulla senza lasciare tracce? "La compagna Sara ipotizza che possa essere in stato confusionale – spiega la presidente Pensieri -. Era convalescente dopo una lunga influenza che lo aveva debilitato”. Potrebbe aver perso la memoria? Ma dove è rimasto per tutto questo tempo?
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A cosa stava lavorando
"Non ci risulta che Philip stesse lavorando a un documentario sulla Russia come è stato scritto, Sara lo smentisce – continua la criminologa -. Aveva appena completato una produzione, mi ha spiegato, e stava avviando ulteriori progetti, si è sempre occupato anche di spot e cortometraggi”.
Quel dettaglio dei pantaloni
I pantaloni di Philip Rogosky “sono stati trovati in via Flaminia, non così lontano da casa, a una settimana esatta dalla scomparsa – rimette in fila i dettagli l’esperta -. Erano appoggiati su una cassetta della luce, attaccata a un palo, come se fossero stesi. La moglie li ha riconosciuti, poi sono stati acquisiti dalla polizia scientifica. Abbiamo chiesto di prendere una traccia olfattiva di Philip. Continuiamo a cercarlo”.
“Mandateci foto di Philip”
La presidente del Comitato scientifico ricerca scomparsi lancia un appello: “Per favore, se pensate di avvistare Philip, mandateci delle foto. E’ lo strumento fondamentale per poter lavorare alle verifiche”.