Venerdì 17 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Neonati morti: il padre registra i nomi dei bambini, scelti anche da Chiara Petrolini

Il giovane si è recato all’anagrafe, dove ha firmato allo stesso momento i certificati di nascita e di morte. L’avvocata Monica Moschioni: “Samuel vuole organizzare le esequie, desidera vivere questo momento doloroso”

Chiara Petrolini è tornata nella casa di Traversetolo (Annarita Melegari)

Chiara Petrolini è tornata nella casa di Traversetolo (Annarita Melegari)

Parma, 17 gennaio 2025 – Si chiamano Angelo Federico e Domenico Matteo i due bambini di Chiara Petrolini, quelli uccisi e poi sepolti nel giardino della villetta di Traversetolo. All’indomani del ritorno della giovane nell’abitazione dei delitti, viene data notizia che l’ex fidanzato Samuel – papà di entrambi i piccoli – si è recato all’anagrafe del comune per registrare i nomi. E al procedimento davanti al tribunale civile ha partecipato anche la stessa Petrolini. Infatti i nomi dati ai due bambini sarebbero stati scelti anche da lei, oltre che dall'ex fidanzato e padre dei piccoli.

Il ragazzo ha quindi dovuto firmare nello stesso momento sia i certificati di nascita che quelli di morte. Domenico Matteo è nato e deceduto il 12 maggio 2023; Angelo Federico ha visto la luce il 7 agosto 2024, per poi essere ritrovato nel giardino di casa Petrolini due giorni più tardi. Entrambi portano il cognome del padre. 

Il caso ha scosso la normale quiete della piccola cittadina di Traversetolo. Chiara Petrolini è accusata di omicidio premeditato e di soppressione di cadavere: giovedì l'interrogatorio di garanzia

“Samuel ha deciso di confermare la propria volontà di riconoscerli e attribuire i nomi che aveva già scelto – spiega l’ avvocata di Samuel, Monica Moschioni – La procedura si è conclusa con un provvedimento del tribunale, arrivato ieri, che ordina al comune di Traversetolo di formare gli atti di stato civile”. “Appena avremo il nulla osta l'intenzione è quella poi di procedere con il funerale – aggiunge – Il ragazzo desidera vivere questo momento così delicato e doloroso con un po' di quiete”.

L’autopsia ha rivelato che Angelo Federico è nato vivo, ed è morto per uno choc emorragico dovuto al mancato blocco dopo il taglio del cordone ombelicale. Chiara ha sempre sostenuto che il figlio fosse già morto nel momento in cui è stato seppellito in giardino. Le ossa di Domenico Matteo sono state trovate quasi un mese dopo, il 7 settembre, ma proprio per l’avanzato stato di decomposizione è difficile stabilire se fosse nato vivo o meno. Una relazione firmata dalla medico legale Valentina Bugelli e dall'antropologa forense Francesca Magli suggerisce che molto probabilmente il decesso sia avvenuto dopo la nascita. 

È stata fissata per il 25 febbraio l’udienza in cui la Cassazione deciderà se Petrolini dovrà passare il resto della sua custodia cautelare in carcere – come chiesto dalla Procura e decretato dal tribunale del Riesame – oppure se potrà restare agli arresti domiciliari, come auspica invece la difesa che ha presentato ricorso. 

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