Intubata, una ferita alla testa coperta da un grosso cerotto, gli occhi chiusi, la flebo sul braccio sinistro. È la foto di Armita Geravand, 16 anni, in coma dopo il pestaggio da parte della polizia morale nella metropolitana di Teheran perché non indossava il velo islamico. L’istantanea, scattata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Fajr della capitale iraniana, è stata diffusa dal gruppo curdo per i diritti umani Hengaw Organization for Human Rights ed è rimbalzata su siti e social.
Una possibile miccia per una nuova ondata di proteste come quelle che hanno scosso l’Iran dopo la morte di Mahsa Amini, arrestata perché non indossava l’hijab e deceduta dopo tre giorni di coma. Un video circolato sui social mostrava Armita portata a braccia fuori da un vagone da alcune donne in chador nero e deposta a terra, immobile.