Milano – L'auto che piomba all'improvviso sul corteo di via Solaroli, tra le urla dei testimoni oculari. La furia dei ragazzi vestiti di nero e con il cappuccio calato sulla testa per vendicare l'investimento. L'irruzione nell'abitacolo del suv pirata e i colpi di bastone contro la passeggera. Poi i calci al conducente, quando è già a terra, con la donna che grida disperata.
Sono i drammatici frame della serata ad altissima tensione vissuta domenica 24 novembre in zona Ripamonti, dove poco prima delle 18 alcune centinaia di persone si sono ritrovate spontaneamente in strada (e senza preavvisare le forze dell'ordine) per chiedere verità sulla morte di Ramy Elgaml, il diciannovenne egiziano morto nello schianto del TMax guidato da un amico che stava scappando dai carabinieri.
Il sorpasso
Stando a quanto ricostruito, il conducente della Mercedes Glc, un trentenne egiziano con patente bulgara non conforme alla normativa europea, supera altri veicoli in coda dietro la manifestazione e nella folle manovra travolge quattro ragazzi di età compresa tra 11 e 19 anni: la più giovane viene ricoverata alla clinica De Marchi con una sospetta frattura al bacino; un quattordicenne sarà dimesso con 45 giorni per fratture a femore e bacino, mentre una sua coetanea riporterà traumi guaribili in cinque giorni; tre giorni per una diciannovenne per un attacco di panico.
L'inseguimento
L’automobilista si allontana dal luogo dell'incidente, ma un gruppo di una decina di ragazzi gli dà la caccia. Un video girato da un residente mostra il momento in cui il suv viene circondato: gli assalitori spaccano i finestrini e il lunotto posteriore; poi uno, armato di bastone, apre la portiera anteriore destra e inizia a colpire con veeemenza la cinquantacinquenne seduta. Dura tutto pochi secondi. Il conducente riesce in qualche modo a ripartire, ma poco più avanti si scontra con un altro veicolo e abbandona la macchina in strada.
Il pestaggio
Finita? No, perché il trentenne e la cinquantacinquenne vengono pestati ancora, quando sono già scesi dal suv: non è chiaro il momento in cui avvenga il raid, ma nel filmato si vede almeno un ragazzo che si accanisce su di lui, già col volto insaguinato, con calci all'addome. La donna, abbracciata al trentenne per proteggersi dai colpi, viene solo sfiorata in questo frangente: verrà portata in ospedale e dimessa con venti giorni di prognosi per i traumi riportati.