Napoli, 23 aprile 2024 – Non solo morbillo, è tornata anche pertosse: “Un bambino morto in Campania e altri 2 in terapia intensiva”. La Sip – Società italiana di pediatria – lancia l’allarme. Alfredo Guarino, ordinario all’Università Federico II di Napoli, spiega al telefono con Qn.net. “In Campania in un mese si sono ammalati 30 bambini sotto i 4 mesi, la fascia più a rischio. Uno è morto per le complicanze della pertosse, altri 2 sono stati ricoverati in terapia intensiva. La mortalità della pertosse è dell’1,5%. Sembra bassa ma non è così”.
Annamaria Staiano, presidente Società italiana di pediatria
Annamaria Staiano, presidente nazionale della Società, gli fa eco: “Anche in Sicilia sono stati confermati ricoveri di neonati con pertosse in terapia intensiva. Sono tutti bambini nati da madri non vaccinate. Questa è una nuova emergenza”.
Perché la recrudescenza in Campania e in Sicilia?
Ma perché questa particolare recrudescenza proprio in Campania e in Sicilia? “Dobbiamo ancora comprenderne bene le ragioni – risponde la presidente Staiano – . E’ possibile che in quelle due regioni ci sia una copertura vaccinale delle madri ancora più bassa. In attesa di capire meglio, è nostro dovere richiamare l’attenzione su questo problema. Abbiamo richiesto anche alle altre regioni di sorvegliare”.
"Siamo all’inizio di qualcosa che ci allarma”
Il professor Guarino confida le sue preoccupazioni. “Ci sono segnali che siamo forse all’inizio di qualcosa che ci allarma. Perché è tornata la pertosse? Metterei in fila tre motivi, a partire dalla scarsa attenzione alla vaccinazione delle donne in gravidanza. La vaccinazione dovrebbe essere ripetuta ogni 5-10 anni. Rifletto su un dato: in due mesi in Campania sono stati ricoverati all’ospedale per pertosse 25 bambini. Una sola mamma è risultata vaccinata. Poi scontiamo ancora le conseguenze della pandemia da Covid e la sospensione dei programma vaccinali durante il lockdown”.
L’appello ai ginecologi
Per la presidente Staiano “occorre sensibilizzare su questo problema la Società italiana di ginecologia. Le donne in stato interessante si devono vaccinare”.
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