Venerdì 26 Luglio 2024
GIUSEPPE TASSI
Cronaca

Perché le auto elettriche prendono fuoco: rischi, casi limite e la verità delle statistiche

La domanda rimbalza incessante sui social da mesi, rilanciata dalla tragedia di Mestre. Il problema del “thermal runaway”

Roma, 5 ottobre 2023 – Come e perché si incendiano le batterie dei veicoli elettrici? La domanda rimbalza incessante sul web dopo la strage provocata dal bus di Mestre precipitato da un cavalcavia e l'incendio che ne è seguito. Il bus coinvolto nell'incidente, un E-12 a trazione elettrica del colosso cinese Yutong, considerato il numero uno del settore, monta pacchi batteria agli ioni di litio coperti da strati protettivi disposti a sandwich sopra il tetto.

Secondo la ricostruzione della procura di Venezia la violenza dell'urto, dopo la caduta dal cavalcavia, avrebbe rotto la barriera protettiva, consentendo al litio, infiammabililissimo, di uscire dalle celle degli accumulatori, scatenando le fiamme.

È vero che le statistiche americane assegnano percentuali di rischio-incendio 64 volte inferiore sui veicoli a motore elettrici rispetto a quelli termici.

Ma le batterie e i caricabatterie presentano rischi per la sicurezza antincendio, se non si osservano norme rigorose. Le auto elettriche non dovrebbero essere parcheggiate al chiuso in quanto gli incendi sono spesso provocati da batterie danneggiate, malfunzionanti o invecchiate oppure da caricatori non adatti che surriscaldano la batteria, cosa che accade spesso nei monopattini.

I pacchi batteria delle auto sono ipergarantiti e rispettano normative molto stringenti. Ma quando forti impatti, condizioni meteorologiche estreme o malfunzionamenti provocano il surriscaldamento delle celle, noto come “thermal runaway”, la batteria elettrica può esplodere, provocando la fuoriuscita del litio, altamente infiammabile. All’interno della batteria si sviluppano reazioni chimiche con il conseguente aumento della temperatura interna che può raggiungere i 1300 C˚. A questi valori il litio, metallo solido più leggero tra gli elementi in natura, molto reattivo, con estrema facilità perde un elettrone diventando instabile.

Va precisato che questi sono casi limite, davvero rarissimi in tutto il mondo. Nulla a che vedere con i surriscaldamenti di tanti pacchi-batterie, che si risolvono nel modo più semplice grazie ai sistemi di sicurezza già debitamente predisposti senza alcun rischio per i passeggeri dell'auto.