Livorno, 29 dicembre 2014 - Vertenza People Care, si terrà stamani alle 10 nella sede dell’assessorato regionale a lavoro e attività produttive, in Via Pico della Mirandola, a Firenze, l’incontro con sindacati e istituzioni sulla vicenda del call center di Collesalvetti. L’incontro, già annunciato dall’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini il 23 dicembre scorso, affronterà la questione di People Care dopo la decisione della società che lo gestisce di avviare le procedure di messa in mobilità per i circa 400 dipendenti. I dipendenti, lo scorso 19 dicembre, sono scesi in piazza Grande per protestare contro la società. Magliette, striscioni («Salvateci», «People care non deve morire») e palloncini poche ore prima della riunione delle rsu con l’azienda. Ma la prospettive per lo stabilimento non sembrano buone. L’azienda ha già comunicato le tempistiche per aprire la procedura di licenziamento collettivo.
«Le tempistiche sono seguenti – scrivono i sindacati – dall’apertura della procedura ci saranno 45 giorni per cercare un accordo con l’azienda, dopo di che va fatta comunicazione alla direzione provinciale del lavoro e qui scattano altri 30 giorni per cercare una mediazione. Finiti questi vengono spedite le lettere di licenziamento e noi da contratto abbiamo un mese e mezzo di preavviso fino al 4° livello». Un altro bel colpo per il tessuto produttivo livornese che rischia di perdere 400 posti di lavoro in un momento così difficile. Sul tavolo della Regione, dunque, approda anche questa vertenza che non sembra destinata a chiudere nel migliore dei modi. La decisione di People Care è stata bollata dal presidente della Regione Enrico Rossi come una «forzatura incomprensibile e inaccettabile. La People Care - ha ancora commesse attive fino almeno a maggio e davvero non si comprende l’urgenza di aprire le procedure di mobilità con una convocazione dei sindacati a due giorni dal Natale».