Roma, 29 gennaio 2025 - Decine di migliaia di file pedopornografici sequestrati durante l'operazione ‘Viper 2’, una vasta indagine contro la pedofilia online partita da Venezia e che ha interessato 18 province in tutta Italia. Sono 12 le persone arrestate e 14 quelle denunciate dalla Lombardia e Veneto fino alla Calabria, ma anche a Roma, in Toscana e in Campania. Nella precedente inchiesta, agenti sotto copertura avevano intercettato numerose community internazionali di pedofili.
Gli indagati sono tutti uomini tra i 22 e i 69 anni, agganciati dagli agenti nelle chat di una nota piattaforma di messaggistica. Uno di loro millantava contatti con la protezione dei minori da cui avrebbe potuto avere materiale pedopornografico.
Pedolifilia online: l’operazione
È di 12 arresti e 14 denunce il bilancio di un'articolata operazione di contrasto alla pedofilia online della polizia condotta dagli investigatori del Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Venezia, coordinati dalla locale procura e dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online della polizia postale. Gli arresti sono stati eseguiti per la detenzione di ingente materiale pedopornografico.
Chi sono gli indagati per pedofilia
Gli indagati nell'operazione contro la pedofilia online sono tutti maschi, e hanno un'età compresa tra 22 e 69 anni. Tra di essi vi è anche un uomo che millantava di avere conoscenze tra gli esperti nel campo della protezione dei minori online. Per gli investigatori si sarebbe invece trattato di un alibi per accumulare materiale pedopornografico e rimanere nei gruppi di pedofili.
Per l'esecuzione dei 26 decreti di perquisizione, emessi dalla Procura lagunare, sono stati coinvolti circa 200 agenti della Polizia Postale in 18 Province. Gli arresti sono avvenuti nelle province di Sassari, Siracusa, Pisa, Milano, Isernia, Roma, Alessandria, Venezia e Treviso.
Le chat dei pedofili
L'indagine è stata condotta sotto copertura su una nota piattaforma di messaggistica: sono stati monitorati circa 130 gruppi virtuali all'interno dei quali erano presenti utenti pedofili da tutto il mondo che scambiavano migliaia di foto e video di abusi su minori. Gli utenti esteri presenti nelle chat sono stati segnalati dal Cncpo agli Stati interessati, attraverso i canali di cooperazione internazionale di Polizia.
Le province coinvolte
‘Viper 2’ ha origine da una precedente attività undercover del Cosc di Venezia , che aveva già portato lo scorso anno all'esecuzione di 60 perquisizioni e all'arresto di 28 persone appartenenti a vaste community internazionali di pedofili. Le province interessate dalla nuova operazione sono quelle di Lecce, Sassari, Siracusa, Massa, Pisa, Bergamo, Milano, Monza Brianza, Isernia, Caserta, Reggio Calabria, Roma, Alessandria, Cuneo, Novara, Venezia, Vicenza e Treviso.