Venerdì 29 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Pedofilia, ex nunzio Wesolowski a processo in Vaticano. Rimosso vescovo Nienstedt: "Coprì abusi"

Gli scandali legati alla pedofilia nel mondo della chiesa cattolica continuano a destare scalpore, ma la determinazione del pontefice è ferma nel condannare questi abusi, come dimostrano le ultime decisioni assunte dal vescovo di Roma

Da sinistra  John Nienstedt e Josef Wesolowski

Da sinistra John Nienstedt e Josef Wesolowski

Città del Vaticano, 15 giugno 2015 - Gli scandali legati alla pedofilia nel mondo della chiesa cattolica continuano a destare scalpore, ma la determinazione del pontefice è ferma nel condannare questi abusi, come dimostrano le ultime decisioni assunte dal vescovo di Roma. Papa Francesco ha accettato infatti le dimissioni di due vescovi degli Stati Uniti accusati di aver protetto un prete che aveva abusato sessualmente di alcuni bambini, a Minneapolis. Mentre l'ex nunzio Wesolowski è stato rinviato a giudizio per detenzione di materiale pedopornografico e abusi sessuali sui minori per quando era a Santo Domingo. La prima udienza si terrà l'11 luglio.

IL CASO MINNEAPOLIS - L'arcivescovo Nienstedt e il suo ausiliare, il vescovo ausiliario Lee Piche, sono stati rimossi da Bergoglio per aver coperto abusi sessuali compiuti da sacerdoti. Le loro responsabilità erano emerse anche pubblicamente il 2 aprile 2014, nel corso dell'interrogatorio di monsignor Nienstedt nel processo sui gravi reati commessi da un sacerdote di Minneapolis, Curtis Wehmeyer, ai danni di minorenni. Wehmeyer, rimosso dall'incarico di prete, sta scontando una condanna a cinque anni di carcere dopo essersi dichiarato nel 2012 colpevole di condotta sessuale criminale nei confronti di due minorenni e di possesso di materiale pedopornografico. Amministratore Apostolico il Papa ha nominato monsignor Bernard Anthony Hebda, attuale arcivescovo coadiutore di Newark.

IL CASO WESOLOWSKI - L'ex nunzio apostolico in Repubblica Dominicana, Jozef Wesolowski, sarà processato in Vaticano per le accuse di aver pagato minori in cambio di prestazioni sessuali e di possesso di materiale pedopornografico. Il polacco, tornato laico per sospensione a divinis, lo scorso anno fu la prima persona arrestata in Vaticano per accuse di pedofilia. All'ex prelato vengono contestati taluni reati commessi sia durante il suo soggiorno a Roma dall'agosto 2013 sino al momento del suo arresto (avvenuto il 22 settembre 2014), sia nel periodo trascorso nella Repubblica Dominicana, nei cinque anni in cui ha ricoperto l'ufficio di nunzio apostolico (il 24 gennaio 2008 era stato nominato nunzio nella Repubblica Dominicana e delegato apostolico a Porto Rico, uffici da cui si è dimesso il 21 agosto 2013).

scp