Roma, 27 agosto 2022 - Patente moto, la semplificazione è 'congelata' in attesa di un decreto attuativo e le autoscuole di Confarca al momento tirano un sospiro di sollievo. Perché fin da subito si erano dette contrarie alla riforma prevista del Decreto Infrastrutture bis.
Leggi anche: Multe e nuovo codice della strada 2022: aumenti in vista. Il peso dell'inflazione
Leggi anche: Patente moto con lo 'sconto', no delle associazioni. "Sui guardrail dispositivo sicurezza"
Leggi anche: Autovelox e multe illegittime, cosa cambia. I 3 punti chiave da tenere a mente
Patente moto, ora cosa succede
La riforma prevedeva - non per tutti - di saltare l'esame di guida. Il presidente di Confarca, Paolo Colangelo, mette in chiaro: "Serve comunque un decreto attuativo. A questo punto se ne parla con il prossimo governo. Vedremo se sarà sempre questo l'indirizzo. La nostra posizione è chiara, è sempre preferibile sostenere un esame pratico di guida, ne va della sicurezza stradale. Quello che non capiamo sono le motivazioni addotte dal ministero, per questa semplificazione la spiegazione è stata: non abbiamo il personale per gli esami. Ma questo non può ricadere sulla collettività".
Leggi anche: Patente e nuovo codice della strada 2022: tutte le novità in 5 punti
Che cosa è in discussione
La semplificazione prevede che i possessori di patente A 1 e A2 (rispettivamente conseguibili dai 16 e dai 18 anni) possano ottenere la patente con un corso nelle autoscuole autorizzate, senza dover sostenere l'esame di guida. Sveltire le pratiche e risolvere il problema della carenza di personale delle Motorizzazioni, questa la motivazione principale. Per questo motivo basterà attendere due anni dal conseguimento della propria patente A1 e A2 per beneficiare di una sorta di "scatto automatico" alla categoria A3, frequentando un corso in autoscuola con parte pratica e teorica della durata minima di 7 ore e senza il temutissimo esame finale.
La battaglia (vinta) sulla patente auto
Le autoscuole Confarca avevano già ingaggiato una battaglia con il ministero sulle patenti auto, qualche settimana fa. Quando nell'indifferenza generale era stato partorito un provvedimento che prevedeva la revoca della patente scaduta da cinque anni in caso di assenza del titolare alla prova di guida. Quella norma alla fine nelle legge 108 del 5 agosto è stata modificata, e proprio su pressione delle autoscuole dalla revoca si è passati alla sospensione. Una bella differenza.