Roma, 19 aprile 2023 – Patente: bocciato un candidato su 4. Lo certifica l’ultima statistica del Mit, riferita al 2022 e redatta dal Centro elaborazione dati del ministero Infrastrutture.
Esame patente: il 25% non supera il test
La difficoltà maggiore per i candidati è rappresentata dai quiz. E dire che da dicembre 2021 l’esame di teoria è stato semplificato: meno domande, da 40 a 30; meno tempo a disposizione, da mezz’ora a venti minuti; meno errori consentiti, da 4 a 3.
Anche così, le statistiche ministeriali continuano a certificare che gli italiani non hanno un buon rapporto con le domande da esame.
Quanti sono stati gli esami in Italia nel 2022
L’anno scorso le prove d’esame per la patente hanno superato i 2milioni. Il 97% circa dei candidati è stato preparato dalle autoscuole, la percentuale minima rimanente è rappresentata da privatisti.
Esami della patente nelle regioni d’Italia
Il picco di promossi si è registrato in Sicilia (81%); sul fronte opposto la regione più severa è stata il Trentino Alto Adige con il 67,54% di chi ha passato l’esame.
Il fenomeno delle patenti false
Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona, mette l’accento sul fenomeno delle patenti false. “Preoccupante e in aumento”, è l’analisi del tecnico. Spiega: “Coinvolge soprattutto i cittadini stranieri. Tante patenti comunitarie, ad esempio rumene o polacche, sono usate da extracomunitari. Si acquistano al mercato nero. Ci sono vere e proprie organizzazioni, si comprano a migliaia di euro. Servono anche per le assunzioni”.
Le truffe all’esame
Altrettanto preoccupante – e documentato proprio a partire da Verona – il fenomeno delle truffe per passare all’esame. Nella città veneta sono 15 dall’inizio dell’anno gli stranieri che hanno tentato di superare l’esame scritto della patente grazie a telecamere, telefono cellulare, micro-auricolare e con la complicità di un suggeritore esterno ai locali della Motorizzazione. Bloccati dagli agenti del Laboratorio Analisi Documentale della Polizia Locale e degli ispettori della Motorizzazione.
Le autoscuole di Napoli e la sperimentazione dei disturbatori
Il fenomeno delle truffe ha convinto le autoscuole Confarca a correre ai ripari. Spiega il presidente Paolo Colangelo: “A Napoli sono stati sperimentati dei jammer, disturbatori che impediscono la ricezione delle onde radio e delle comunicazioni via wifi. Ricordo che nessuno di noi è autorizzato a fare perquisizioni. Quando c’è un sospetto, si ferma l’esame e si chiamano le forze dell’ordine”.
"Servono norme più severe”
Denuncia il comandante Altamura: “Usiamo norme del 1933, ormai desuete. Servono sanzioni penali molto più forti. Perché superare l’esame con metodi truffaldini crea un pericolo per se stessi ma soprattutto per gli altri. Bisognerebbe introdurre un vero e proprio reato. Anche in questo caso parliamo di organizzazioni criminali che ‘vendono’ il servizio per migliaia di euro”.