Martedì 12 Novembre 2024

Pasqua di sangue a Tel Aviv Auto lanciata sulla folla, morto un turista italiano Altri due sono tra i sei feriti

Attacco terroristico sul lungomare della città. L’autore del raid ucciso dalla polizia. Meloni: vicini alle famiglie e a Israele per il vile attentato. L’ambasciatore: cuore a pezzi.

Pasqua di sangue a Tel Aviv  Auto lanciata sulla folla,  morto un turista italiano  Altri due sono tra i sei feriti

Pasqua di sangue a Tel Aviv Auto lanciata sulla folla, morto un turista italiano Altri due sono tra i sei feriti

Pasqua di sangue a Tel Aviv, la città più vivace di Israele, meta di turismo e cosmopolita. In un attentato ha perso la vita ieri sera un turista italiano, l’avvocato romano Alessandro Parini, di 36 anni. Due turisti italiani sono rimasti feriti ma non sarebbero gravi. Colpiti anche almeno tre cittadini britannici. Parini è stato ucciso sul lungomare di Tel Aviv in un attentato compiuto da un arabo-israeliano con l’auto lanciata sulla folla. L’attentatore, che una volta uscito dall’auto avrebbe tentato di sparare sulla folla, è stato poi ucciso dalla reazione delle guardie di sicurezza. La casa dell’uomo è stata perquisita dalla polizia nelle ore successive. L’episodio ha riacceso immediatamente la tensione già alta in questi giorni e il premier Benyamin Netanyahu ha richiamato altri riservisti dopo quelli dell’aviazione.

La Farnesina ha espresso "orrore e sgomento per il vile attentato", mentre la premier Giorgia Meloni ha fatto sapere di seguire l’accaduto "con apprensione". La zona dove è avvenuta l’attentato è molto frequentata da turisti, affluiti in gran numero durante le festività pasquali. Il primo a dare la notizia della morte di Parini è stato il minmistro degli Esteri Antonio Tajani. Subito dopo l’Ambasciatore di Israele in Italia, Alon Bar, ha espresso il suo dolore: "Porgiamo le nostre più sincere condoglianze alla famiglia della vittima".

Parini era arrivato in Israele ieri mattina con un gruppo di amici per trascorrere le vacanze pasquali.

Hamas e la Jihad islamica non hanno mancato di manifestare la loro soddisfazione per l’attacco definito "un’operazione di alto livello". Per tutta la notte i servizi di sicurezza di Israele hanno eseguito gli accertamenti sull’auto usata dall’attentatore, rimasta rovesciata in uno spiazzo erboso davanti ai palazzi e agli alberghi del litorale famoso per la sua vita notturna.

Dopo aver colpito a Gaza e in Libano, il richiamo dei riservisti e il rafforzamento delle truppe nei Territori è un chiaro messaggio ad Hamas, Hezbollah e Iran. La tensione, già alle stelle, è stata aggravata dall’altro attentato palestinese in Cisgiordania, con l’uccisione di due giovani sorelle (21 e 16 anni) e il grave ferimento della madre (48 anni). Anche a Gerusalemme, sulla Spianata delle Moschee, la situazione sembra appesa a un filo, pur in mancanza per il momento di gravi incidenti, con la polizia che continua a presidiare in forze il luogo.

Dopo la pioggia di razzi lanciati da Gaza (uno dei 44 è caduto su una casa pur senza provocare vittime) e dalle fazioni palestinesi legate ad Hamas dal sud del Paese dei Cedri, Israele ha risposto nella notte colpendo tre siti in Libano e oltre dieci nella Striscia, compresi due tunnel e varie postazioni della fazione armata. Però ha scelto di togliere le restrizioni alle comunità israeliane attorno a Gaza, favorendo così il ritorno ad una vita normale e non nei rifugi. L’esercito libanese ha annunciato invece di aver smantellato una rampa di lancio in un campo agricolo nel sud. La risposta di Israele sembra al momento fermarsi qui e - secondo analisti - appare circoscritta, tenendo conto della forte pressione internazionale per spegnere l’incendio, a partire da Mosca, e l’opposizione del mondo arabo ad Israele.

L’attentato palestinese in Cisgiordania è stato compiuto sulla strada 57 nel nord della valle del Giordano in Cisgiordania, vicino allo svincolo di Hamra. Le due vittime (secondo alcuni rapporti, anche di nazionalità britannica) viaggiavano insieme alla madre - tutte dell’insediamento ebraico di Efrat, vicino Betlemme - sulla stessa auto che è stata crivellata da colpi d’arma da fuoco da un altro veicolo, finendo poi fuori strada. In un primo momento si è pensato ad un incidente automobilistico ma tutto è cambiato quando i servizi di Pronto soccorso e la polizia hanno trovato i fori dei proiettili sul veicolo. Su un’altra auto viaggiava il padre e il marito delle vittime che ha assistito alla scena. L’attentatore palestinese si è dato alla fuga ed ora è ricercato dalle forze di sicurezza. "Le nostre forze sono adesso impegnate nella caccia ai terroristi. È solo questione di tempo, non molto tempo, e salderemo il conto", ha detto Netanyahu in visita sul luogo dell’attentato per la prima volta pubblicamente con il ministro della Difesa Yoav Gallant, il cui licenziamento è stato congelato. Poi, riferendosi ai nemici esterni, il premier ha avvertito: "Scopriranno che siamo uniti, compatti, sicuri di essere nel giusto".

Marco Principini