Città del Vaticano, 30 marzo 2024 – Accompagnato dal fido aiutante Sandrone che lo ha sospinto sulla carrozzina, dopo il forfait alla Via Crucis al Colosseo di venerdì, papa Francesco è riapparso stasera nella basilica di San Pietro per celebrare con i fedeli la Veglia del sabato santo, cuore del Triduo pasquale. Voce bassa e affaticata, qualche colpo di tosse di tanto in tanto, Bergoglio ha letto con una leggera incertezza le formule della benedizione del fuoco e dell’accensione del cero nell’atrio della basilica per poi, sempre in carrozzina, guidare la processione dei cardinali fino all’altare, dove la celebrazione è entrata nel vivo.
È dunque in una forma discreta, ma non ancora ristabilito, che Francesco è tornato a mostrarsi dopo un forfait che aveva destato apprensione, soprattutto perché la comunicazione dell’annullamento della sua presenza all’anfiteatro Flavio è arrivata a pochi minuti dall’inizio dell’evento rilanciato in mondovisione. "Ho voluto tutelarmi", ha ripetuto Francesco a chi ha avuto modo di parlargli nel pomeriggio, apparendo tranquillo e determinato a portare a termine i riti della Settimana Santa. Una versione corrispondente a quella ufficiale diramata dalla sala stampa, che aveva parlato della volontà del Pontefice di "conservare la salute" per la Veglia e la messa di domani con la solenne benedizione ’Urbi et Orbi’. I diktat dei medici, che al persistere della bronchite e dei ricorrenti stati influenzali premono affinché Francesco si riguardi il più possibile, hanno dunque avuto la meglio sul carattere tendenzialmente più impulsivo di Bergoglio, in genere risoluto a non risparmiarsi. "Non ci sono allarmi", ripete l’entourage medico del Pontefice interpellato ormai sempre più di frequente, "semplicemente il Papa con la sua età è da considerarsi come un nonno".
Rassicurazioni a piene mani dunque anche se non tutti sono convinti dalle versioni ufficiali, e rimane intatto il giallo dell’omelia non letta nella Domenica delle Palme, quando nessuno era preparato al fatto che su due piedi Bergoglio abbia deciso di saltarla del tutto, senza nemmeno far leggere il testo preparato ad un collaboratore. Stasera, celebrando la Resurrezione di Cristo, la vittoria, per i cristiani, della luce sulle tenebre, il suo pensiero è tornato agli scenari di guerra e al mondo insanguinato: "La Pasqua fa rotolare via i ‘macigni della morte’", quelli che incontriamo "in tutti quegli aneliti di pace spezzati dalla crudeltà dell’odio e dalla ferocia della guerra".