Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Papa Francesco, selfie con la spilla 'Apriamo i porti'

Lo scatto postato su Facebook da don Capovilla durante il meeting dell'accoglienza

Il Papa con la spilletta 'Apriamo i porti' (Ansa)

Il Papa con la spilletta 'Apriamo i porti' (Ansa)

Roma, 17 febbraio 2019 - 'Apriamo i porti'. E' la scritta sulla spilla con la quale si è fatto ritrarre Papa Francesco durante l'incontro a Sacrofano con le realtà di accoglienza 'Liberi dalla paura'. Come raccontato da Avvenire e documentato dalle foto, è successo quando don Nandino Capovilla, parroco a Marghera (Venezia), si è avvicinato al Papa che ha preso la spilla in mano e si è fatto fotografare. Le immagini sono state rilanciate dal parroco sul suo profilo Facebook.

"Saliamo sui tetti! Coraggiosamente Papa Francesco non perde occasione, taglia corto con le esortazioni scontate. Si concede una foto che rilancia quell'Apriamo i porti, che sta unendo cittadini dal nord al sud del Paese e che per i cristiani è obbligo evangelico per essere liberi dalla paura", scrive don Capovilla su Facebook postando il selfie con il Papa e ricordando le parole pronunciate a Sacrofano dal pontefice: "La paura è l'origine di ogni schiavitù e di ogni dittatura. Sulla paura del popolo cresce la violenza dei dittatori".

"Ha visto la spilletta che tenevo in mano e gliene ho spiegato il significato - spiega il sacerdote - Così Francesco l'ha presa e si è fatto scattare una foto tenendola in mano". Alle spalle dei due un addetto alla sicurezza del Pontefice. Don Nandino riferisce inoltre che il Papa "ha chiesto di tenere per sé quella (spilletta, ndr) con cui ci ha regalato l'emozione di questa foto". 

Don Capovilla è figura nota nella zona di Mestre, è infatti in prima linea con la sua parrocchia in numerose iniziative d'accoglienza, sia per italiani che stranieri. "Non dimentichiamo - dice il sacerdote - che mentre l'attenzione viene spostata sul mare, c'è chi fa finta di non vedere l'altra rotta, quella balcanica, che passa proprio attraverso i nostri territori e ci impegna nel dare assistenza ai tanti profughi che continuano ad arrivare".