Roma, 4 agosto 2023 – "Anche le transessuali sono figlie di Dio”. Lo dice con la semplicità che lo contraddistingue Papa Francesco in un’intervista a Vida Nueva rilasciata prima di partire per Lisbona.
ll Pontefice ha raccontato la circostanza in cui ha pronunciato quella frase. “La prima volta che un gruppo di transessuali è venuto in Vaticano e mi hanno visto, se ne sono andate piangendo, dicendo che avevo dato loro la mano, un bacio... Come se avessi fatto qualcosa di eccezionale per loro. Ma sono figlie di Dio!”, sono state le parole del Papa.
Nell’intervista Bergoglio ha parlato anche dei giovani. “Una pastorale ideologica di sinistra o di destra o di centro è inutile, è già malata dall'inizio e fa male ai giovani”. E ha aggiunto: “Ho paura dei gruppi giovanili intellettuali, di chi chiama i giovani a riflettere e poi li riempie di idee strane”. “Con i giovani dobbiamo usare il linguaggio delle mani, perché i giovani hanno bisogno di fare le cose, e il linguaggio delle gambe, che è camminare, non un laboratorio asettico”. In linea con questo tema il Papa sottolinea anche che “abbiamo bisogno di seminaristi normali, con i loro problemi, che giocano a calcio, che non vadano nei quartieri a dogmatizzare…”.
Bergoglio ha anche rivelato di essere preoccupato per la "rigidità dei nuovi sacerdoti", "brutto sintomo della vita interiore". "Il pastore non può permettersi di essere rigido. Il pastore deve essere a disposizione per qualsiasi cosa accada", ha aggiunto.
Nel terzo giorno a Lisbona, dopo aver celebrato la messa in privato, Francesco si è recato in auto al Giardino Vasco de Gama per confessare alcuni giovani della Giornata mondiale della gioventù.
Prima di lasciare la Nunziatura, Papa Francesco ha incontrato brevemente una signora di 106 anni, Maria da Conceicao Brito Mendonca, nata il giorno delle apparizioni di Fatima, il 13 maggio 1917, e la giovane Edna Pina Lopes Rodrigues, che soffre di una grave malattia e alla quale il Papa aveva inviato un messaggio di affetto e di preghiera nel giugno scorso.