
La statua di Giovanni Paolo II all'entrate dell'ospedale Gemelli, dove è ricoverato Papa Francesco (Ansa)
Città del Vaticano, 19 marzo 2025 – La polmonite bilaterale e l'infezione polimicrobica di Papa Francesco sono "sotto controllo, ma non eliminate". Lo comunica la Sala stampa vaticana, confermando che le condizioni cliniche del pontefice sono "in miglioramento".
Bergoglio, viene aggiunto, non ha febbre e presenta anche una sostanziale "stabilità" per quanto riguarda le analisi del sangue. Confermata poi la sospensione della ventilazione meccanica non invasiva e ridotta anche la necessità dell'ossigenoterapia ad alti flussi. Oggi il Papa ha continuato le terapie, compresa la fisioterapia motoria e quella respiratoria. Questa mattina, nella solennità di San Giuseppe, "ha concelebrato la Santa Messa" ed è anche riuscito a lavorare nel corso della giornata. La sala stampa ha fatto sapere che tornerà a dare aggiornamenti sulle sue condizioni di salute nella serata di venerdì, mentre per il prossimo bollettino medico bisognerà attendere la prossima settimana.
Il rebus sui riti della Settimana Santa
E restano in sospeso anche le decisioni sullo svolgimento dei riti della Settimana Santa, su cui sono circolate ipotesi ma che tali restano. E i medici non hanno ancora dato un quadro temporale su quanto durerà la degenza di Francesco, la cui uscita dall'ospedale "non è imminente". Le celebrazioni per la Pasqua inizieranno con la Domenica delle Palme, il 13 aprile, per poi intensificarsi con le celebrazioni del giovedì e del venerdì santo con la tradizionale Via Crucis al Colosseo, fino alla veglia del sabato e la messa solenne di Pasqua che termina con la lettura del messaggio al mondo e la benedizione ‘urbi et orbi’.
Dodici anni di pontificato
Da segnalare, poi, che per il Papa non è stata una giornata come le altre. Oggi ricorreva infatti il dodicesimo anniversario del suo pontificato, cioè della messa di insediamento celebrata il 19 marzo 2013. Quella nella cui omelia il neo-eletto Francesco si fece notare per quel "non abbiate paura della tenerezza" che è diventato un po' uno dei marchi di questi anni sul soglio di Pietro. Una "tenerezza" che il Santo Padre ha raccomandato infinite volte nei rapporti umani e che ha ritrovato anche nelle cure riservategli in questo periodo di malattia.