Roma, 23 marzo 2025 – Un piazzale gremito, quello del policlinico Agostino Gemelli, ha atteso con trepidazione la prima apparizione pubblica di Papa Francesco dopo sei settimane di ricovero. Intorno a mezzogiorno il pontefice, seduto in sedia a rotelle, si è affacciato per un breve saluto alla folla. Ha anche pronunciato qualche parola, quando il suo infermiere personale Massimiliano Strappetti gli ha allungato un microfono: “Grazie a tutti”. La voce è sembrata migliorata rispetto alla prima e unica registrazione delle settimane scorse nel corso della quale, in lingua spagnola ha voluto ringraziare i fedeli per le preghiere.
Dopo ha preso la strada per rientrare a Casa Santa Marta, ma, a sorpresa, prima ha voluto fare tappa alla basilica di Santa Maria Maggiore per un momento di preghiera. Adesso lo attende un periodo di riposo e convalescenza ''di due mesi'', secondo quando comunicato dai medici dell’ospedale romano.
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Il prossimo appuntamento clou del Giubileo, da calendario, è quello dei Sacerdoti istituiti come missionari della Misericordia, in programma dal 28 al 30 marzo. Secondo quanto apprende l'ìAnsa, però, Papa Francesco non ci sarà ma farà arrivare loro un messaggio. Si attende di poter valutare i suoi miglioramenti invece per l'evento considerato tra i più importanti all'orizzonte e cioè la canonizzazione di Carlo Acutis per la quale sono iscritte già 100mila persone.
C'erano anche alcuni dei medici dell'equipe che ha preso in carico il "paziente" Francesco in queste sei settimane tra i tanti fedeli riuniti nel piazzale del policlinico Agostino Gemelli per il saluto di congedo del Pontefice dal nosocomio. Tra loro, il professor Massimo Antonelli, esperto in Anestesia e rianimazione, e il professor Massimo Fantoni, esperto in Malattie infettive.
Una volta giunto nella basilica di Santa Maria Maggiore, il Papa ha consegnato al cardinale Rolandas Makrickas, arciprete coadiutore della Basilica, i fiori gialli della signora presente al momento del congedo dal Gemelli perché fossero posti davanti all'icona della Vergine Salus Populi Romani. Lo ha fatto sapere la Sala stampa vaticana
Il Papa è entrato in Vaticano. Il corteo ha fatto ingresso dalla Porta del Perugino, la più vicina a Casa Santa Marta. Prima di entrare la 500 di Francesco si è fermata brevemente per consueto saluto alle forze dell'ordine.
Visibilmente sorpresi i tanti fedeli che stavano visitando la basilica di Santa Maria Maggiore quando è arrivata la 500 bianca con a bordo Papa Francesco, appena dimesso dal policlinico Agostino Gemelli. In poco tempo si sono assiepati lungo le transenne disposte dalle forze dell'ordine, senza sapere chi stava arrivano. "Il Papa, sta arrivando il Papa", li hanno avvertiti. E così, telefonini in mano, hanno voluto immortalare il momento. Francesco non è mai sceso dall'auto e si è fermato solo per qualche minuto per una preghiera, poi il corteo ha ripreso la strada verso il Vaticano.
Papa Francesco è arrivato alla Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma. Ad accoglierlo una folla di fedeli, qualche curioso e diversi giornalisti. Il percorso in auto, partito poco dopo le 12 dal policlinico Agostino Gemelli di Roma, è stato scortato dalle macchine di servizio.
Fuoriprogramma per Papa Francesco: invece di recarsi subito a Santa Marta, all'ultimo momento il corteo ha cambiato strada imboccando il tunnel che porta verso il Tevere per dirigersi verso Santa Maria Maggiore la basilica dove è solito andare pregare prima e dopo i viaggi e nelle occasioni importanti.
"Felice di sapere che Papa Francesco stia tornando in Vaticano. A lui vanno un pensiero speciale e i migliori auguri, con affetto e gratitudine per il suo instancabile impegno e la sua guida preziosa". Lo scrive sui social la presidenete del Consiglio, Giorgia Meloni.
Quasi in contemporanea, mentre il Papa si affacciava dal Gemelli, è stato diffuso il testo dell'Angelus. "Con tanta pazienza e perseveranza state continuando a pregare per me: vi ringrazio tanto! Anch'io prego per voi - si legge -. E insieme imploriamo che si ponga fine alle guerre e si faccia pace, specialmente nella martoriata Ucraina, in Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Repubblica Democratica del Congo". "Sono lieto invece che l'Armenia e l'Azerbaigian abbiano concordato il testo definitivo dell'Accordo di pace - aggiunge ancora Francesco -. Auspico che esso sia firmato quanto prima e possa così contribuire a stabilire una pace duratura nel Caucaso meridionale".
Il Papa ha lasciato il Gemelli, a bordo della sua 500 bianca, per tornare in Vaticano dopo la lunga degenza per curare una polmonite bilaterale e un'infezione respiratoria polimicrobica. Il Pontefice, dopo una degenza di 38 giorni, sta tornando a Santa Marta. Lungo la strada ha continuato a salutare i fedeli.
Papa Francesco si è affacciato, come previsto, poco dopo le 12 da una finestra del Gemelli. Seduto in sedia a rotelle, ha sollevato il pollice e salutato la folla. "Grazie a tutti... Vedo questa signora con i fuori gialli, è brava...", ha detto abbozzando un sorriso, mentre i fedeli lo applaudivano. Con la mano ha anche abbozzato una benedizione, facendo il segno della croce.
Tutti gli occhi sono puntati su una finestra del secondo piano dell'ospedale Gemelli indicata dalla piazza come il luogo dove il Papa si affaccerà. C'è grande emozione in attesa di rivedere il Papa dopo sei settimane. "Papa Francesco, Papa Francesco, Papa Francesco...", è il coro che a tratti si leva dai fedeli.
C'è attesa in Piazza San Pietro per le dimissioni imminenti del Papa dal Policlinico Gemelli e il suo ritorno a Casa Santa Marta. I pellegrini provenienti da varie parti del mondo, complice una giornata mite di sole, sfilano per via della Conciliazione sgranando i rosari nel percorso per attraversare la Porta Santa di San Pietro.
Proseguono, anche con il Papa in dimissioni dal Policlinico Gemelli di Roma, i Rosari per la salute di Francesco. Anche questa sera, come nelle ultime settimane, infatti, in piazza San Pietro si svolgerà la tradizionale preghiera mariana che sarà animata dai Canonici del Capitolo della Basilica Vaticana. Guiderà la preghiera il card. Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro.