Sabato 28 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Papa Francesco a Lisbona: “I riflettori non funzionano, non posso leggere”. E continua a braccio

Gmg, durante un incontro con i centri di assistenza e carità il pontefice consegna il testo e parla di getto: “No alla vita distillata che non lascia traccia di sé”

Roma, 4 agosto 2023 - Mini fuori programma per Papa Francesco a Lisbona, durante uno degli incontri in calendario per la Gmg 2023. Parlando ai rappresentanti di alcuni centri di assistenza e carità della capitale portoghese, il pontefice ha improvvisamente interrotto il suo discorso.  "Non funzionano i riflettori e non posso leggere bene", ha detto il Papa prima di consegnare il testo preparato per l’occasione e continuare il suo intervento a braccio. "Occorre puntare alle cose concrete: non c'è un amore astratto. L'amore platonico non è concreto, invece bisogna sporcarsi le mani",  ha sottolineato Francesco. “Ognuno di noi può chiedersi: l'amore che sento anche qui, è concreto o astratto? Quando io dò la mano ad una persona che è nel bisogno, o è malato o emarginata, mi pulisco la mano subito dopo per non restare contagiato? Mi da senso la povertà?  Mi fa schifo la povertà degli altri?”, ha aggiunto. “Cerco la vita distillata che esiste nella mia fantasia ma non nella realtà?", ha domandato ai presenti. “Quante vite distillate inutili che passano attraverso la vita senza lasciare traccia perché la loro vita non ha peso", ha ragionato il Papa.  

Papa Francesco a Lisbona durante la visita ai centri di carità (Ansa)
Papa Francesco a Lisbona durante la visita ai centri di carità (Ansa)

"Qui abbiamo - ha datto ancora - una realtà che, invece, lascia tracce, che va avanti da tanti anni e che sta lasciando una traccia che va a vantaggio degli altri. Potrebbe esistere una Giornata mondiale della gioventù senza tenere conto di questa realtà? No, - è stata la sua risposta - Perchè questa è gioventù, nel senso che voi generate vita nuova continuamente. Voi con il vostro comportamento ed impegno, con lo sporcarvi le mani generate ispirazione e vita. E grazie per questo. Vi ringrazio con tutto il cuore e non scoraggiatevi. E se vi scoraggiate - ha concluso con una battuta - bevete un bicchiere d'acqua ed andate avanti".

All’incontro nel quartiere Serafina erano presenti il Centro Paroquial da Serafina, Casa Famiglia Ajuda de Berco e Associazione Acreditar. Prima di entrare il pontefice ha saluto un piccolo disabile su una sedia a rotelle. Ha scambiato con lui qualche parola e poi lo ha salutato battendo il cinque con la mano.

"Non dobbiamo lasciarci 'definire' dalla malattia o dai problemi – il messaggio di Bergoglio -, perché non siamo una malattia o un problema: siamo, ciascuno di noi, un dono, un dono unico nei suoi limiti, un dono prezioso e sacro per Dio, per la comunità cristiana e per la comunità umana".

Stamattina, prima della visita ai centri di assistenza e carità, il pontefice ha confessato alcuni giovani al Giardino Vasco da Gama. E sempre in mattinata Francesco ha incontrato brevemente una signora di 106 anni, Maria da Conceicao Brito Mendonca, nata il giorno delle apparizioni di Fatima, il 13 maggio 1917, e la giovane Edna Pina Lopes Rodrigues, che soffre di una grave malattia e alla quale aveva inviato un messaggio di affetto e di preghiera nel giugno scorso.

Nel frattempo, è stato diffuso il contenuto di un’intervista esclusiva rilasciata da Bergoglio alla rivista Vida Nueva prima di partire per il viaggio apostolico in Portogallo. In un passaggio del lungo colloquio il Papa racconta l’aneddoto di una visita di un gruppo di transessuali in Vaticano. "La prima volta che un gruppo di transessuali è venuto in Vaticano e mi hanno visto, se ne andarono piangendo, dicendo che avevo dato loro la mano, un bacio... “, rivela Francesco. "Come se avesse fatto qualcosa eccezionale con loro. Ma sono figlie di Dio!".